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Cronaca

La Squadra Mobile torna alla d'Annunzio: sequestrati gli atti di nomina

La polizia ha sequestrato gli atti relativi alla nomina del pro rettore e del direttore generale di ateneo, firmati da Di Ilio e Del Vecchio poco prima di ricevere la notifica ufficiale di interdizione

Blitz della Squadra Mobile di Chieti che ieri è tornata negli uffici del Rettorato dell'università d'Annunzio per sequestrare gli atti relativi alla nomina del pro rettore e del direttore generale di ateneo.

Due giorni fa infatti, poco prima di ricevere la notifica ufficiale dell'interdizione, il rettore Carmine Di Ilio e il direttore generale Filippo Del Vecchio avevano firmato gli ultimi due atti alla d’Annunzio. Il primo aveva nominato suo sostituto il direttore del dipartimento di Farmacia Michele Vacca, prorettore il decano dei docenti, Del Vecchio aveva invece individuato quale suo sostituto il responsabile settore affari legali Antonio D'Antonio. Nello stesso giorno rettore e dg erano stati raggiunti da un’ordinanza di interdizione di sei mesi dai pubblici uffici emessa dal gip Antonella Redaelli, con le accuse di falso, abuso d'ufficio e violenza privata.

APPLAUSI E GIOIA ALLA D'ANNUNZIO DOPO L'INTERDIZIONE

L’inchiesta era partita da un esposto del professor Luigi Capasso dopo che questi è stato estromesso dal consiglio di amministrazione di ateneo. Quello di ieri è stato un sequestro probatorio.

Ieri Vacca, che non ha assunto la carica di pro rettore vicario, e dieci direttori di Dipartimento hanno scritto al ministro dell’istruzione Valeria Fedeli chiedendo delucidazioni sull'invio di un eventuale commissario. I docenti hanno espresso pieno fiducia a Vacca in qualità di decano, conferendogli il mandato a rappresentare l’ateneo presso il Ministero.

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