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Cronaca

Picchia il padre rompendogli il naso, poi chiama la mamma: "Papà è caduto in casa": 35enne denunciato

Il giovane, in cura nel Centro salute mentale di Chieti, si è scagliato contro il genitore per motivi non chiari. Ha ammesso le sue responsabilità, ma poi si è trincerato nel silenzio

Ha picchiato il padre con calci e pugni, per motivi non ancora accertati, tanto da farlo in ospedale, ricoverato in Neurologia in prognosi riservata. Per questo un uomo di 35 anni di Chieti è stato denunciato per tentato omicidio e poi ricoverato a Lanciano, nel reparto di Psichiatria, per un trattamento sanitario obbligatorio: non sarebbe la prima volta che compie atti di violenza contro i familiari e da tempo soffre di schizofrenia, per cui è seguito dal Centro salute mentale di Chieti. La terribile vicenda è raccontata dal quotidiano Il Centro di oggi.

L'episodio risale a un paio di giorni fa. La moglie della vittima è fuori casa per lavoro, padre e figlio sono soli nell'abitazione di Santa Filomena. Quando la signora telefona, il figlio la mette in allarme, raccontando che il padre si è ferito cadendo da solo. Lei corre a casa e lì l'amara sorpresa: il coniuge è a terra nel cortile, supino, con il volto tumefatto e insanguinato. Subito vengono allertati i soccorsi e il sessantenne viene ricoverato; i medici, però, allertano il 113: è chiaro che nel racconto del figlio c'è qualcosa che non quadra. 

Lui e la madre vanno in pronto soccorso, ma alla fine il 35enne viene portato in questura. Di fronte alle domande degli agenti, ammette di aver picchiato il padre, ma poi si avvale della facoltà di non rispondere e non spiega cosa lo abbia spinto a tanta violenza. 

Per lui, scatta il Tso. La vittima ha il naso rotto e il volto pieno di ecchimosi, dunque resta ricoverato al Santissima Annunziata. 

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