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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Madonna degli Angeli

LETTORI Piazza Falcone e Borsellino: dare ad Alessandro (Marzoli) ciò che è di Alessandro

Giustino Zulli, della direzione cittadina Pd, spiega che Marzoli è stato il primo firmatario dell'Odg sul cambio di denominazione della piazza. La maggioranza avrebbe voluto dedicarla a Cossiga

Giovedì 6 u.s., nella nostra città si è consumato un ennesimo, vergognoso scippo di verità storica con la giusta intitolazione della piazza del Terminal bus ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, trucidati, con le loro rispettive scorte, il 23 maggio e 19 luglio 1992, con due orrendi attentati che causarono la morte anche della moglie di Falcone, Francesca Morvillo, magistrato, e degli agenti delle due scorte, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro a Capaci e Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina in Via D'Amelio, a Palermo.

Perché ho scritto di scippo?

Perché la necessità di intitolare una via, una piazza, uno slargo, un qualcosa di simbolico è stata proposta dal giovane Vice Presidente del Consiglio comunale Alessandro Marzoli, del Pd, sin dall'11 giugno 2009 e ribadita il 2 settembre 2010 con un OdG di cui è stato il primo firmatario, con motivazioni nobilissime, più di quanto letto dal Sindaco in occasione della inaugurazione di una Piazza che l'attuale maggioranza, Sindaco in testa, avrebbe voluto dedicare all'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Al Sindaco Di Primio vorrei chiedere tre semplici cose: perché nel suo messaggio non ha ricordato chi, per primo, ha proposto l'intitolazione della Piazza a due “eroi del nostro tempo”, magistrati vittime della più orrenda follia omicida della mafia dei Riina, Provenzano, Matteo Mesina Denaro ed altri delinquenti che operano ancora nella clandestinità?

Come mai, per una targa dall'alto valore simbolico, ha deciso di avere l'imperituro contributo di una associazione di categoria? Alle altre l'ha chiesta?

Perché sulla destra della targa c'è il logo della sua campagna elettorale? Possibile che anche in queste occasioni non si riesce a resistere al sottile fascino del culto della propria personalità che rappresenta la più bassa e strumentale operazione propagandistica che ha sempre la meglio su tutto il resto?

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