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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Torino di Sangro

Pesca di frodo fuori dal comune di residenza: maxi multa e foglio di via per 3 anni

I carabinieri e la capitaneria sono intervenuti su segnalazione di alcuni residenti: a bordo della piccola imbarcazione c'erano due persone, con circa 15 chili di pescato e reti vietate

Sono stati sorpresi a bordo di una piccola imbarcazione con prodotti ittici appena pescati con reti vietate. Per questo due persone sono state sanzionate nel corso di un'operazione congiunta di carabinieri e capitaneria di porto contro la pesca di frodo.

Si tratta di due uomini di Paglieta, già noti alle forze dell'ordine. 

I militari dell’ ufficio circondariale marittimo hanno elevato nei loro confronti una sanzione amministrativa di 1.000 euro. Inoltre, i carabinieri della stazione di Torino di Sangro hanno contestato l’infrazione alla normativa per il contenimento della pandemia da Covid-19 in quanto si trovavano fuori dal comune di residenza senza giustificato motivo. In più, li hanno segnalati al questore di Chieti per l’applicazione della misura di prevenzione di pubblica sicurezza del foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Torino di Sangro per 3 anni. 

Ai carabinieri della stazione di Torino di Sangro era stato più volte segnalato dai residenti che i due, provenienti da Paglieta a bordo sempre della stessa autovettura, erano soliti praticare la pesca di frodo a bordo di una piccola imbarcazione ormeggiata in una rimessa della spiaggia della Borgata Marina.

Ieri pomeriggio, alla solerte pattuglia impegnata in un servizio di perlustrazione, non è sfuggita la presenza dell’auto parcheggiata nelle vicinanze della rimessa segnalata. È bastato quindi attendere il rientro del piccolo natante e procedere al controllo. Aappena la barca è giunta sulla spiaggia, è stata ispezionata ed a bordo, oltre ai due pescatori di frodo, sono stati rinvenuti oltre 15 chilogrammi di pesci di varie specie, tra cui seppie, polipi e saraghi appena pescati, nonché 50 metri di reti vietate. 

È stato quindi richiesto il supporto dei militari dell’ufficio circondariale marittimo della Guardia Costiera di Vasto, che hanno proceduto al sequestro amministrativo delle reti e del pescato che, con il nulla osta del veterinario intervenuto, è stato donato in beneficenza ad un’associazione caritatevole vastese. 

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