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Cronaca

Il maestro Pellegrino lascia l'Orchestra Sinfonica Abruzzese: la lettera

Tra le motivazioni dell'abbandono, si scorge un'impostazione artistica adottata dal Cda divergente dalla sua, legata indissolubilmente al periodo di grandi difficoltà economica. Il nuovo direttore artistico è Luisa Prayer

Il maestro Ettore Pellegrino spiega in una lunga lettera le sue dimissioni da direttore artistico dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese. Tra le motivazioni dell’abbandono, si scorge un’impostazione artistica adottata dal Cda divergente dalla sua, legata indissolubilmente al periodo di  grandi difficoltà economica.

É mio sentito dovere e necessità esprimere all’Istituzione Sinfonica Abruzzese vivi ringraziamenti per l’opportunità e la fiducia accordatami in questi 22 anni di collaborazione” inizia così la lettera del maestro Pellegrino, il quale elenca le collaborazioni dell’Ente in questi ultimi cinque anni con le maggiori Istituzioni musicali Abruzzesi, nei prestigiosi cartelloni artistici o sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano. Senza dimenticare il teatro Marrucino di Chieti, con cui, sottolinea il Maestro “si era stabilita una particolare sintonia con l’obiettivo di creare un unico grande centro di produzione e distribuzione musicale; operazione che tra l'altro ha contribuito a portare grande visibilità all’Isa, basti pensare alle migliaia di persone che hanno assistito ai concerti della Sinfonica in occasione delle Settimane Mozartiane e delle prestigiose stagioni liriche”.

Pellegrino ha parole anche per L'Aquila e per tutto l'Abruzzo: “Sono sempre stato convinto del fatto che per far risaltare il ruolo della città di L' Aquila come capitale culturale regionale,  sia necessario e indispensabile far percepire le Istituzioni che vi hanno sede come vero patrimonio unitario dell'intera Regione. Si cade, altrimenti, in quel terribile difetto, purtroppo peculiare in Abruzzo, dell'egoismo campanilista che in passato ha arrecato tanti danni e che adesso induce il blocco del provvedimento regionale finalizzato al finanziamento della Sinfonica.

E’ quindi un mio auspicio e un augurio che, visto il momento di difficoltà economica, e comprendendo come per questo motivo il Cda dell’Isa sia stato spinto a scegliere un’ impostazione artistica divergente da quella da me intrapresa, presumibilmente per il timore di non poterla sostenere finanziariamente, augurandomi che si possa tuttavia, in un futuro non troppo lontano, poter proseguire il cammino nella direzione che ho fortemente voluto tracciare. 

Con la speranza che gli amministratori della Regione si accorgano finalmente dell’importanza di avere proprio in Abruzzo una delle poche “orchestre regionali” riconosciute, che ha lavorato in questi anni con grande impegno, rinunciando spesso anche a gratifiche economiche per anteporre la musica a tutto il resto”.

La lettera su conclude così: “Lascio a questa Istituzione, in segno di trasparenza e correttezza, tutti i rapporti intrapresi con Istituzioni e musicisti di livello internazionale; lascio un organico orchestrale arricchito dall’inserimento di nuovi giovani musicisti, conosciuti e non, provenienti da tutto il territorio nazionale e selezionati per mezzo di audizioni e concorsi nazionali pubblici da me caparbiamente sollecitati. 

Lascio, soprattutto, un pezzo del mio cuore”.
 

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