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Cronaca

Grande successo per la passeggiata degli angeli negli edifici sacri di Chieti

In 50 sono partiti dalla statua di San Michele Arcangelo, inaugurata venerdì scorso dall'arcivescovo Bruno Forte, per il percorso ideato da Angela Rossi e Liberata Mizzoni. Cicerone della passeggiata la storica dell'arte del Comune Mariapaola Lupo

Grande successo per la visita itinerante agli angeli di Chieti, ideata e coordinata dalle professoresse Angela Rossi e Liberata Mizzoni, fondatrici de Le donne dell'angelo, movimento artistico-culturale, tutto al femminile, che unisce arte sacra e spiritualità.

Partiti in più di 50 dalla Statua di San Michele Arcangelo, appena inaugurata a piazza Matteotti, Mariapaola Lupo, storica dell'arte dell'ufficio Cultura del Comune di Chieti, ha guidato i numerosi partecipanti che hanno seguito il tour nelle varie Chiese di questo percorso angelico, in primis alla Chiesa di San Giovanni Battista dei Cappuccini, dove è stato possibile ammirare le pale lignee di scuola veneta della fine del 500 e in particolare il magnifico Altare Maggiore del 1700 in stile barocco,eseguito dai frati cappuccini, detti Marangoni.

Sguardi stupiti dalla meraviglia nell'osservare gli angeli volteggianti, aerei e leggiadri negli altari laterali, nella cupola, nelle volte, raffigurati con nastri, ghirlande, fiori, strumenti musicali, ostensori, ritratti o in bassorilievo o in dimensioni prospettiche nella meravigliosa Chiesa di Santa Chiara, pregiatissima per lo splendido stile barocco.

Nella Chiesa di Sant'Agostino ci si è soffermati a contemplare San Michele Arcangelo, che sconfigge il demonio, nella prima cappella laterale a destra, sovrastata dalla scritta QUIS UT DEUS? ( Chi come Dio?), etimologia del termine Michele in ebraico, il pannello raffigurante Santa Monica e l'Angelo, la santa più venerata dall'ordine agostiniano e l'incantevole Arcangelo Michele, vestito di un azzurro intenso nella Pala Maggiore, che rappresenta la Trasverberazione di San'Agostino, splendida opera del 1751 di Donato Teodoro, pittore teatino.

Sono state, infine, ammirate le tre Annunciazioni, custodite nel magnifico Museo Barbella: la prima eseguita alla fine del XVI  sec. dC. da un anonimo pittore abruzzese, la seconda da Orazio Pompei, datata intorno al 1557, in maiolica di Castelli, e l'affresco del XV sec. eseguito per la Chiesa di San Domenico. L'accompagnamento musicale dello zampognaro Settimio Rapposelli dell'Accademia dei Transumanti, che ha eseguito alcuni brani della tradizione pastorale abruzzese, tipici della Passione e dell'Annunciazione, ha ribadito il legame esistente tra il culto micaelico in Abruzzo e le vie della transumanza.

Un'occasione preziosa per conoscere le bellezze del nostro patrimonio artistico, che ha suscitato notevole interesse e un vivo desiderio di continuare l'approfondimento di questa via angelica, presente nelle Chiese teatine, tutte da scoprire e da promuovere.

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