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Cronaca

Parco della Costa Teatina: tutto rinviato di un anno, la regione chiede un tavolo tecnico

Nella risoluzione si chiede lo slittamento al 31/12/2013 della conclusione del procedimento dell'istituzione del Parco e la formazione di un tavolo tecnico composto da Regione Abruzzo, Provincia e Comuni ricadenti sulla fascia interessata

La conclusione del procedimento per l'istituzione del Parco della Costa Teatina viene rimandata al 31 dicembre 2013 e si chiede l'istituzione di un tavolo esclusivamente tecnico che tenga conto del già avviato progetto della Via Verde.

Sono queste le proposte contenute nella risoluzione presentata dall'assessore regionale alle Politiche agricole e coordinatore del Tavolo Mauro Febbo.

"Il Ministero dell’Ambiente ha risposto dopo un anno dalla nostra proposta del ‘Parco a Isole’ avanzando di nuovo l’ipotesi di perimetrazione, senza tenere conto né delle indicazioni del Tavolo tecnico né delle perimetrazioni presentate da alcune amministrazioni - spiega Febbo -  I Comuni di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro si sono espressi in maniera contraria all’istituzione del Parco, mentre quello di Ortona non ha inviato alcun atto deliberativo. Il Comune di San Salvo ha infine trasmesso un atto del Commissario. Alla luce di quanto esposto e della non compattezza delle amministrazioni interessate - continua l'assessore - è opportuno chiedere ancora un anno".

Necessario per la Regione lavorare con l’ausilio di un tavolo tecnico composto da professionisti della Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comuni ricadenti sulla fascia interessata, che affianchi il già esistente tavolo coordinamento per arrivare a una proposta concreta da sottoporre al Ministero dell’Ambiente e da integrare al Progetto Territoriale della Costa dei Trabocchi già avviato e finanziato con fondi Fas.

"Una proroga - conclude Mauro Febbo - che serve a offrire un’importante occasione di recupero per i soggetti titolati e rientrare con i tempi nella procedura ordinaria evitando confusione e pasticci burocratici”. 

Acausa della mancanza del numero legale e dello scioglimento del Consiglio regionale la risoluzione presentata da Febbo verrà votata alla prossima seduta dell'assise regionale.

 

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