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Cronaca

Parco della Costa Teatina, Febbo e Giuliante: "Contrari solo ai forti vincoli"

I due assessori regionali invitano tutti i parlamentari abruzzesi a presentare un emendamento in grado di bloccare il progetto Ombrina 2 e chiedono al Ministero dell'Ambiente un'ulteriore proroga per la costituzione del Parco della Costa Teatina. A fine mese scatta il commissariamento

Il costituendo Parco della Costa Teatina e l'eventuale insediamento della piattaforma Ombrina Mare 2 sono realtà inconciliabili tra loro. E' quanto viene fuori da una conferenza stampa tenuta stamani in Regione a Pescara dall'assessore ai Parchi, Gianfranco Giuliante, e dall'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, nella veste di presidente del coordinamento per l'istituzione del Parco Costa Teatina: la Regione mostra di privilegiare la vocazione verde del territorio.

 I due assessori da un lato hanno rivolto "l'invito a tutti i parlamentari abruzzesi a presentare un emendamento finalmente in grado di bloccare il progetto Ombrina 2" e dall'altro hanno riferito di aver "chiesto al Ministero dell'Ambiente di concedere un'ulteriore proroga rispetto alla tempistica prevista dalla legge per la costituzione del Parco della Costa Teatina".

Se non si arriverà ad una definizione della perimetrazione dell'area protetta entro fine mese infatti, scatterà il Commissariamento ad acta. Ma Giulante e Febbo sono certi che una soluzione verrà trovata. "Dopo gli opportuni aggiustamenti susseguenti ad una logica attività di mediazione tra i vari interessi in campo, il Parco della Costa Teatina vedrà la luce e questa circostanza creerà le condizioni necessarie per bloccare definitivamente il progetto Ombrina 2" ha dichiarato Giuliante.

"La Giunta regionale non si è mai opposta alla costituzione del Parco Costa Teatina tout court ma la nostra contrarietà è rivolta soltanto verso i forti vincoli che gravano su un territorio, come quello che ospiterà il futuro Parco, da sempre fortemente antropizzato - ha poi sottolineato Febbo - riteniamo che attraverso la proficua collaborazione del Ministero dell'Ambiente e dei Comuni che hanno espresso la volontà di entrare nel costituendo Parco si possano creare le condizioni per una riperimetrazione delle aree interessate e soprattutto per una rivisitazione delle stringenti regole relative ai vincoli che gravano sul Parco stesso".

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