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Cronaca

Parco della costa teatina, il Wwf ci riprova: lettera al presidente del consiglio Conte e al ministro Costa

"Basta ritardi" sollecità l'associazione. Nel testo, indirizzato per conoscenza anche al presidente Mattarella, si ricordano gli appelli del 2016 e del 2017, ignorati dagli ultimi due premier

"Basta ritardi per il Parco Nazionale della Costa Teatina": il Wwf Abruzzo scrive al nuovo Governo per sollecitare la chiuusra dell'iter istitutivo.

La lettera è stata inviata ieri al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Nel testo, indirizzato per conoscenza pure al presidente Mattarella, si ricordano gli appelli del 2016 e del 2017, firmati anche da altre associazioni ambientaliste, del tutto ignorati da Renzi e Gentiloni

"Il Parco Nazionale della Costa Teatina - ricordano gli ambientalisti -  è stato istituito dall’articolo 8 comma 3 della legge 23.03.2001 n°93 “Disposizioni in campo ambientale”. Sono trascorsi da allora oltre 17 anni e il Parco non è mai davvero nato nonostante nei primi anni fossero stati previsti anche cospicui stanziamenti tornati indietro per la consolidata miopia della politica locale. La vicenda è nota: nel 2014, a fronte della incapacità di trovare accordi a livello locale sulla perimetrazione dell’area protetta e del mancato risolutivo intervento del Ministero dell’Ambiente, che avrebbe potuto e dovuto imporre una propria scelta, la presidenza del Consiglio dei Ministri nominò un commissario ad acta. In meno di un anno il commissario presentò i documenti necessari per chiudere la pratica: delimitò i confini e scrisse le norme transitorie che dovrebbero restare in vigore sino all’approvazione del Piano del Parco. A quel punto, norme di legge alla mano, il capo del governo avrebbe dovuto predisporre il decreto e inviarlo per la firma al Presidente della Repubblica. È accaduto invece che prima Renzi e poi Gentiloni hanno mantenuto la pratica in un cassetto, complice anche la Regione Abruzzo che ha presentato una propria proposta alternativa di perimetrazione (tardiva, illegittima e povera di valore scientifico e conservazionistico)".

Il 24 febbraio 2016 Wwf, Legambiente, Arci, Italia Nostra, Fai, ProNatura, Lipu e Marevivo scrissero a Renzi per sollecitare la chiusura dell’iter istitutivo; il 14 aprile 2017 le associazioni si rivolsero invece a Gentiloni. Nell’uno e nell’altro caso senza ottenere risposta. Ora il Wwf ci riprova con la lettera di ieri a presidente del Consiglio e ministro dell’Ambiente. Il testo  è sostanzialmente lo stesso delle altre due precedenti lettere: si ripercorre la lunga vicenda del Parco, dal 1997 quando l’area venne individuata tra quelle di interesse naturalistico e dal 2001, anno della formale istituzione, sino a oggi, e si chiede che la pratica venga finalmente chiusa.

"Capisco bene – così si conclude la lettera firmata dal delegato del Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio - che, appena insediati, avrete una lunga serie di questioni da affrontare. La nascita del Parco Nazionale della Costa Teatina tuttavia è in coda da 17 anni…".
 

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