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Cronaca

Parco nazionale della Costa teatina: il Ministero dell'Ambiente richiama la Regione

Il Ministero bacchetta la Regione dopo il sollecito del Wwf: "Inadempiente rispetto alle procedure per la perimetrazione del Parco. Faccia in fretta per recuperare il tempo perduto". Il 30 giugno scadono i termini per il commissariamento

Il Ministero dell'Ambiente “bacchetta” la Regione Abruzzo, dopo un duro intervento del Wwf che aveva stigmatizzato lo stallo in cui si trovano gli enti nella definzione del perimetro del parco, la cui istituzione è prevista da una legge nazionale del 2001.

La Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare, richiamando la sua precedente nota dell'11 ottobre 2012 con cui aveva già sollecitato la regione a predisporre una perimetrazione in accordo con i comuni, nella nuova nota del 28 marzo 2013 scrive: “si è dovuto rilevare che nessun riscontro è pervenuto da Codesta Regione impedendo di fatto il superamento dello stallo in cui permane da tempo la procedura in atto”.

Nella lettera il Ministero ricorda anche che il 30 giugno prossimo scadono i termini per il commissariamento, motivo per cui i tempi sono estremamente ristretti per definire proposte condivise.

“Sono passati 12 anni da quella legge che istituiva il Parco - ricorda Luciano Di Tizio, presidente Wwf Abruzzo -  e quest'area protetta è rimasta finora praticamente solo il testo di una legge inapplicata. Non ha neanche il perimetro, non risulta sulle mappe. Se ci fosse sarebbe con la sua sola esistenza un forte motivo di richiamo turistico.

La responsabilità di questa situazione - prosegue - è chiaramente della Regione Abruzzo e di questa maggioranza che sta facendo di tutto per ostacolare l'applicazione della legge. Richiamiamo al senso di responsabilità istituzionale la Regione affinchè risponda celermente al Ministero con una proposta seria e concreta, evitando il commissariamento.

Auspichiamo che la regione non risponda con proposte di perimetrazione senza capo nè coda, come il cosiddetto parco “a isole” che fece sorridere tutti gli esperti del settore. Non può sfuggire l'importanza della nascita del parco per contrastare con i fatti la deriva petrolifera che preoccupa la gran parte degli abruzzesi”.

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