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Cronaca Centro Storico / Corso Marrucino

Palazzo de' Mayo: apertura straordinaria...a due anni dalla chiusura ordinaria

Un'occasione da non perdere per gli amanti dell’arte e della bellezza oggi pomeriggio a Chieti

Da due anni esatti il museo di Palazzo de’ Mayo è chiuso al pubblico, salvo le visite guidate all’ipogeo e qualche apertura straordinaria. Una di queste è proprio oggi (sabato 2 dicembre), dalle 16 alle 20, quando il cospicuo patrimonio artistico e culturale della Fondazione Chieti Abruzzo e Molise sarà fruibile al pubblico almeno per un pomeriggio. Le visite, a ingresso libero, sono possibili dalle 16,00 alle 19,30.

Le collezioni

Il Museo Palazzo de' Mayo occupa l'intero piano nobile del Palazzo, in cui, oltre agli affreschi setteottocenteschi sapientemente restaurati e conservati, sono allestite le collezioni d'arte permanenti messe solo per l’occasione a disposizione dei visitatori.

Nell’ala del piano prospiciente al corso Marrucino è in mostra “La collezione d’arte della Fondazione Chieti-Abruzzo e Molise” composta da un’accurata selezione di opere della Fondazione, che consiste in una cinquantina di opere tra dipinti e sculture che muovono dall’Ottocento ai nostri giorni. Nel percorso dell’800 spiccano le opere di Francesco Paolo Michetti, supremo cantore del realismo italiano e indiscusso protagonista dell’Ottocento europeo, e opere di grandi artisti quali Pasquale Celommi, “pittore della luce” famoso per le sue albe e le sue marine, lo scultore Costantino Barbella, la famiglia Cascella con le opere di Basilio, Tommaso e Michele. Appartengono, altresì, al percorso della collezione anche opere di artisti contemporanei, come ad esempio “Prima Neve” di Omar Galliani, oppure le serie di 12 lavori realizzati ogni anno da diversi artisti italiani contemporanei per illustrare la famosa Agenda Manzoniana.

L’attenzione della Fondazione verso l’arte contemporanea è testimoniata anche dalle opere della mostra permanente dedicate al Ventesimo secolo, “Nel segno dell’Immagine”. Un percorso attraverso 130 opere tra dipinti e sculture di 90 artisti, messo a disposizione dai mecenati Alfredo e Teresita Paglione e che occupa ben 14 sale del museo collocate nell’area del secondo piano che si affaccia sul giardino. Si parte da Aligi Sassu per chiudersi con un sala-omaggio interamente dedicata al pittore spagnolo Josè Ortega. Nel mezzo, scorrono i lavori di Leonardo Cremonini, Floriano Bodini, Piero Guccione, Giuliano Vangi, Claudio
Bonichi, Ruggero Savinio, Giuseppe Modica, Giuseppe Bergomi, Robert Carroll, Carlos Mensa, Matias Quetglas e molti altri: attraverso le loro opere è possibile ripercorrere un’antologia della figurazione italiana della seconda metà del Novecento nell’accezione più libera del termine, capace di dialogare con l’Informale, la Nuova Figurazione, la Pop Art, l’Iperrealismo, la Pittura Colta, la Transavanguardia e soprattutto il Surrealismo.

Davvero un'occasione da non perdere per gli amanti dell’arte e della bellezza oggi pomeriggio a Chieti.

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