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Cronaca

Ombrina: il decreto di concessione approvato a Ferragosto, l'appello delle associazioni

Firmato il Decreto Ministeriale di concessione a coltivare per la piattaforma. Si chiede alla Regione l'apertura di un contenzioso giudiziario. Il tavolo tecnico scientifico delle associazioni pronto a collaborare

"Per Ombrina, l'analisi del rischio, per un progetto petrolifero dove basta un incidente per massacrare l'intero Adriatico interessando milioni di persone, non è oggetto di valutazione preventiva ma si fa dopo il decreto! Cioè prima si rilascia il parere favorevole ambientale e poi si studiano, da parte dell'azienda interessata, gli effetti di un incidente sull'ambiente, sulle cose e sulle persone". Lo scrive il Forum H2O dopo aver analizzato il decreto governativo.

Il decreto interministeriale di approvazione della piattaforma Ombrina Mare è stato emanato alla viglia di ferragosto. "Sembra quasi che gli stessi estensori di tali atti si vergognino delle loro scelte. O probabilmente sperano di passare inosservati" sottolineano Wwf, Legambiente, FAI, Italia Nostra, Marevivo, Pro Natura e Arci che chiedono alla Regione di aprire un contenzioso giudiziario.

"Dopo la decisione favorevole della Commissione VIA nazionale di qualche mese fa, il decreto interministeriale era un atto atteso - spiegano  - Il presidente regionale D’Alfonso e tutta la Regione Abruzzo devono farsi portavoce della volontà degli abruzzesi e contrastare in tutti i modi e in tutte le sedi questo atto scellerato del Ministro dell’Ambiente e del Ministro dei Beni Culturali e Ambientali".

Le associazioni ambientaliste hanno messo a disposizione le competenze di geologi, ingegneri, fisici dell’atmosfera, chimici, naturalisti che in sede di valutazione ambientale avevano evidenziato e dimostrato le gravissime incongruenze del progetto. "Tutto questo sapere potrà essere utilizzato nelle opportune sedi giudiziarie. Ci vuole però la volontà di combattere questa battaglia fino in fondo, anche mettendo in crisi il rapporto con il Governo nazionale. In questa situazione - aggiungono le associazioni -  non si può non sottolineare la pessima figura dei parlamentari abruzzesi di maggioranza. Fino ad oggi si sono dimostrati del tutto inutili nella difesa degli interessi dei propri concittadini. Non sono riusciti a fare nulla di concreto, assumendo una posizione di comodo: ambientalisti in Abruzzo, dove hanno marciato contro Ombrina Mare, e amici dei petrolieri in Parlamento, dove hanno votato gli atti che ne hanno favorito l’autorizzazione".

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