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Cronaca Chieti Scalo / Via Pescara

Omicidio via Pescara, i gestori del circolo: "Non siamo la causa del tragico evento, noi celebriamo la musica"

In un lungo comunicato su Facebook, i titolari del locale ancora sotto sequestro raccontano le loro attività di aggregazione sociale e parlano di segnalazioni e lamentele da parte del vicinato "del tutto immotivate"

Mentre il sindaco Di Primio lancia un appello ai gestori dei locali, affinché non servano alcolici a minorenni o a persone in stato di visibile alterazione alcolica, il mondo del circolo Tre assi si stringe intorno ai titolari. Il locale è sotto sequestro dalle prime ore di domenica (9 ottobre) e, dopo un giorno di silenzio sui social, i gestori affidano il loro stato d'animo a un lungo comunicato pubblicato su Facebook, con cui attaccano duramente "l'informazione regionale, in parte anche nazionale, per cui il nostro circolo è un locale poco raccomandabile" e manifestano la volontà di voler riprendere le attività non appena sarà possibile. A dimostrare la loro vicinanza tanti frequentatori abituali che, pur sconvolti dalla terribile fine di Fausto Di Marco, respingono l'idea che possa esserci una qualche responsabillità del locale. 

Il primo pensiero è al musicista ucciso, il cordoglio alla sua famiglia, il suo ricordo, la sua tragica fine, che definiscono "una perdita incalcolabile per tutta Chieti". "Da noi - raccontano - Fausto si è sempre comportato in maniera egregia, rispettando il luogo e le persone che lo frequentano" e ricostruiscono la serata di sabato, animata da un concerto, "che si è svolta in maniera tranquilla". In tanti, però, si lamentavano dell'inciviltà di alcuni fruitori del circolo: l'ultima segnalazione, seppure informale, era arrivata proprio sabato mattina, qualche ora prima del terribile delitto. Ma si tratterebbe, secondo quanto si legge nel comunicato, di "segnalazioni e lamentele del tutto immotivate, dato che nel nostro locale non si sono mai verificate risse e, a differenza da quanto detto e scritto da molti, il nostro maggior impegno è volto al mantenimento di un ambiente pulito e tranquillo". 

Ma i gestori del circolo Tre assi proseguono: "Tutte le attività sono da noi organizzate per promuovere l'aggregazione sociale attorno a valori e passioni che condividiamo: la musica in particolar modo". E proprio gli eventi musicali sono stati negli ultimi mesi il punto di forza del circolo, diventato nel giro di poco il riferimento di molti appassionati. 

"Abbiamo intenzione di riaprire - si legge ancora - perché siamo convinti di non essere la causa del tragico evento!". E, proprio in nome della passione per la musica della vittima, uccisa a pochi passi dal locale, i gestori vogliono riaprire il prima possibile: "Fausto amava la musica ed era lui stesso un musicista, infatti la sera stessa della tragedia ci confermò che gli avrebbe fatto molto piacere suonare nel nostro locale: è anche nel nome di questa passione che ci accomunava che abbiamo intenzione di andare avanti con le nostre attività!". 

Intanto è attesa per domani (mercoledì 12 ottobre) l'autopsia che servirà a chiarire la dinamica di ciò che è accaduto. Finora l'unica versione è quella della super testimone, amica del giovane fermato.

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