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Cronaca Vasto

Tre vite rovinate: uccide il giovane che investì la moglie, lascia la pistola sulla tomba e si costituisce

Fabio Di Lello ha sparato quattro colpi di pistola all'uscita di un bar al 22enne che in un incidente provocò la morte di Roberta Smargiassi

Roberta era morta un incidente stradale, una sera di sette mesi fa: lui per vendetta ha ucciso chi la investì.

La tragedia si è consumata ieri davanti ad un bar di Vasto: Fabio Di Lello, 32enne noto calciatore locale, ha sparato quattro colpi di pistola e freddato Italo D'Elisa, il giovane che nel luglio del 2016 travolse e uccise in auto sua moglie Roberta Smargiassi mentre viaggiava su un motorino.

Non c'era giorno in cui Di Lello non andasse al cimitero. Ogni giorno per fermarsi davanti alla lapide per accarezzare la foto della donna che aveva sposato pochi mesi prima. E proprio su quella tomba ha lasciato la pistola con la quale ha compiuto la vendetta, dentro una busta di plastica, prima di consegnarsi ai carabinieri.

Due ore dopo l'omicidio la pistola dalla quale sono partiti i quattro colpi i militari hanno trovato la pistola semiautomatica al cimitero.

L'INCIDENTE - Quel maledetto primo luglio scorso Roberta Smargiassi, era sul suo scooter Yamaha Sh650 quando si scontrò con una Fiat Punto guidata da Italo D'Elisa, all'incrocio tra corso Mazzini e via Giulio Cesare a Vasto. Dopo l'impatto la ragazza si schiantò contro il semaforo che regolava l'incrocio, ricadendo pesantemente sull'asfalto. Morì in ospedale dopo il ricovero. L'impatto con la moto, mandò la Punto contro un'altra auto in transito. Gli automobilisti furono sottoposti a vari accertamenti nell'ambito dell'inchiesta seguita e ancora in corso.

IL DOLORE - "Mi chiedo, dov'è giustizia? Mi rispondo, forse non esiste! Non dimentichiamo, lottiamo, perché non ci sia più un'altra Roberta", scriveva Fabio Di Lello su Facebook. D'estate ci fu una fiaccolata in ricordo di Roberta, partita proprio da quell'incrocio dove la donna era stata travolta dall'auto. Il corteo raggiunse l'ingresso del tribunale di Vasto dove, sui cancelli esterni, furono lasciate tante immagini della giovane donna con l'auspicio di una giustizia veloce.

D'Elisa era imputato di omicidio stradale ed era stato rinviato a giudizio qualche mese fa: a breve avrebbe avuto la prima udienza dal gup.

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