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Cronaca

Omicidio Manastirenau, D'Alessandro confessa: "Una lite tra ragazzi"

Interrogato davanti al gip, Luca D'Alessandro, il ragazzo accusato per l'omicidio della ventenne, avrebbe confessato il motivo del litigio che avrebbe portato ad uccidere la escort la sera del 23 dicembre: un bacio negato

"Una lite fra ragazzi" così Luca D'Alessandro avrebbe definito l'omicidio da lui compiuto la sera del 23 dicembre su Silvia Elena Manastirenau, escort ventenne romena, strangolata nel suo appartamento di via Monte Sirente a Francavilla al termine di una lite.

Forse un bacio negato il motivo della discussione sfociata in tragedia, come emerso dall'interrogatorio al quale questa mattina (27 dicembre) il diciottenne di Chieti è stato sottoposto nel carcere di Chieti dal gip Paolo Di Geronimo, presenti il pm Marika Ponziani e i due difensori, gli avvocati Marco Femminella e Monica D'Orazio.

D'Alessandro è ancora sotto shock, dice di aver sbagliato e di assumersi la responsabilità di ciò che ha fatto.

La parola 'sentimenti' non sarebbe mai uscita dalla bocca del ragazzo, che frequentava Silvia Elena da dieci mesi, nel corso dell'interrogatorio durato circa tre quarti d'ora e segnato da una forte componente emotiva e da momenti di silenzio. 

D'Alessandro resta nel carcere di Chieti, probabilmente il pm Ponziani vorrà sentirlo di nuovo mentre i difensori pensano già al rito abbreviato.

Il suo avvocato, Marco Femminella, conferma che è allo studio l'ipotesi di una perizia sul ragazzo, anche dopo quanto emerso in queste ore. Qualche mese fa, infatti, il giovane, al culmine di una crisi di nervi, aveva messo sotto sopra la casa dei genitori, forse dopo aver assunto qualche stupefacente. In passato, era stato anche ricoverato per problemi neurologici.

Nei confronti del 18enne le accuse sono di omicidio e rapina, accusa quest'ultima, che la difesa proverà a smontare.

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