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Cronaca Lanciano

Omicidio Lanciano: il presunto assassino aveva altre armi regolarmente detenute oltre a quella che ha ucciso "Ciccillo"

L'uomo si trova nel carcere di Villa Stanazzo, in attesa della convalida del fermo; proseguono le indagini dei carabinieri, che stanno compiendo approfondimenti anche sul porto d'armi

È in programma tra domani e dopodomani l'udienza di convalida dell'uomo accusato di aver ucciso Francesco De Florio De Grandis, "Ciccillo il pittore", domenica mattina, a Lanciano. Si tratta di un vicino di casa, che come la vittima viveva nella palazzina al civico 16 di via Cipollone, nel quartiere Santa Rita. Attualmente è recluso nel carcere di Villa Stanazzo.

Due giorni fa, prima delle 8 del mattino, lo ha atteso sotto casa e gli ha sparato addosso 15 colpi di pistola, che non hanno lasciato scampo alla vittima. Poco dopo, l'uomo è stato fermato poco distante dal luogo del delitto e, in serata, avrebbe ammesso le sue responsabilità, spiegando di averlo fatto perché De Grandis avrebbe parlato male di lui. 

Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri di Lanciano, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Orlando. In casa del presunto omicida sono state trovate altre armi fra pistole e fucili, regolarmente detenute. Secondo quanto appurato finora, l'uomo era in possesso di porto d'armi in corso di validità, ma i militari stanno appronfendo ulteriori aspetti. 

In particolare, sarà importante capire se, come hanno raccontato alcuni conoscenti, l'indagato soffra di schizofrenia e, in tal caso, se se esista un certificato medico che evidenzi questa patologia. 

Intanto, oggi, la pm Serena Rossi incaricherà il medico legale Cristian D'Ovidio di effettuare l'autopsia, che si terrà a Chieti. 

A Lanciano non accenna a diminuire il cordoglio per una morte tanto assurda e insensata. Non solo perché "Ciccillo" pensionato, 72 anni, una passione per l'arte diventata ben più che un hobby, era una persona molto nota per la sua pacatezza e tranquillità. Ma anche perché nessuno si sarebbe aspettato un gesto così feroce da parte del vicino di casa. 

Anche l'ex primo cittadino Mario Pupillo ha voluto ricordare Francesco De Florio De Grandis, raccontando alcuni aneddoti della loro conoscenza: "Negli anni in cui sono stato sindaco - dice - incontravo spesso, la mattina in piazza, mentre andavo in Comune, Francesco De Florio De Grandis detto Ciccillo. Prendeva il caffè e poi entrava in cattedrale. Un rapido saluto, cordiale, sincero da una persona semplice, buona, sensibile. Mi augurava buon lavoro e ci salutavamo. Mi ha regalato, in questi anni, alcuni cd della sua esperienza musicale che ho ascoltato con piacere. Mi ricordava un periodo della nostra vita in quanto eravamo coetanei. Quello che mi colpiva di Ciccillo era il suo candore, la sua gentilezza, il rispetto che aveva per le persone. Questa sua dolcezza esprimeva il senso artistico che si concretizzava nella pittura, si faceva chiamare 'il pittore di notte' in quanto preferiva le ore notturne per dipingere. Era bravo anche nella realizzazione dei pupazzi di cartapesta per il carnevale".

"Quando ho saputo della notizia drammatica - aggiunge Pupillo - ho provato sgomento, dolore, incredulità. Una persona mite che termina la sua vita terrena per un gesto inconsulto, inspiegabile, con quella modalità è una cosa incredibile. È un atto terribile su cui magistratura e forze dell'ordine sono certo faranno luce. Alla moglie Licia, ai figli e a tutti i familiari va la mia vicinanza e il ricordo indelebile di una persona che mi ha mostrato il suo affetto e la sua amicizia".

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