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Cronaca Casoli

Omicidio di Casoli, si terrà all'ospedale di Fermo l'autopsia su Cesina Damiani

Il figlio Francesco Rotunno, arrestato per omicidio aggravato, riceve in carcere la visita dell'avvocato Vassalli: "Dramma sociale, non siamo di fronte a una persona socialmente pericolosa"

Si terrà molto probabilmente lunedì all'ospedale di Fermo, nelle Marche, l'autopsia sulla salma di Cesina Bambina Damiani, l'88enne di Casoli trovata strangolata nella sua abitazione domenica scorsa. Per il delitto è stato arrestato il figlio 64enne, Francesco Rotunno, da ieri in carcere a Lanciano con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

L'incarico per la consulenza autoptica è stato affidato, dal pm Serena Rossi, al medico legale Pietro Falco. Essendo risultata la salma positiva al Covid, l'esame tecnico va eseguito in una sala appositamente attrezzata, quale è quella dell'ospedale di Fermo, già utilizzata per altre inchieste e altri decessi. Si aspetta conferma della disponibilità per la data di lunedì 20 febbraio.

L'autopsia servirà a chiarire le cause del decesso dell'anziana che domenica sera, 12 febbraio, è stata trovata senza vita dalla badante. L'anziana era adagiata sul letto del figlio, che viveva con la madre nell'alloggio popolare di corso Umberto I, sul collo evidenti segni di strangolamento. Nell'abitazione sono subito scattate le indagini dell’aliquota operativa dei carabinieri del Norm di Lanciano, diretti dal tenente Giuseppe Nestola, e gli accertamenti tecnici da parte del personale della Sezione investigativa scientifica di Chieti, con il coordinamento del sostituto procuratore Serena Rossi.

Tutti gli elementi indiziari di chi potesse averla incontrata per ultimo conducevano alla figura del figlio della vittima il quale, nel frattempo, si era reso irreperibile. Nonostante le difficoltà dell’ora notturna e le affannose ricerche, i carabinieri riuscivano a rintracciare Rotunno in una zona periferica di Casoli in totale stato di incoscienza, esanime e con una copiosa perdita di sangue da un polso, probabilmente causata da azione autolesiva.

L’intervento dei militari e la tempestiva localizzazione ne permetteva un immediato soccorso tale da evitare conseguenze ben più gravi. Trasportato d'urgenza all'ospedale di Lanciano, dopo le cure del caso, l'uomo è stato ricoverato nel reparto di psichiatria. I riscontri effettuati, le testimonianze raccolte, la disamina di video e del materiale reperito sulla scena del crimine hanno indotto la Procura di Lanciano a richiedere al Gip l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita al momento delle dimissioni dell'indagato dall'ospedale.

E ieri mattina Rotunno ha ricevuto in carcere la visita del suo legale di fiducia, l'avvocato Silvana Vassalli. "L'ho trovato provato - raccolta il legale - ho parlato più io, informandolo della situazione, spiegandogli i passi successivi e cosa deve aspettarsi nei prossimi giorni". L'interrogatorio di garanzia è fissato per domani, ma l'indagato si avvarrà della facoltà di non rispondere. "Così da permettere alla difesa di approfondire gli elementi in nostro possesso - spiega la Vassalli - il reato contestato è grave, ma non ci troviamo di fronte a una persona socialmente pericolosa. Il mio obiettivo è che riacquisti un minimo di lucidità per aiutarmi a capire il suo vissuto precedente al delitto. Compito della difesa è valutare se è stato effettivamente lui a commettere il delitto e quali potrebbero essere i motivi scatenanti. Al momento non è stato trovato nulla che possa spiegare questo omicidio".

L'avvocato Silvana Vassalli che difende Francesco Rotunno

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