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Cronaca

Ombrina Mare: positivo l'incontro al Ministero dell'Ambiente

Il presidente Di Giuseppantonio e i sindaci: "Fiduciosi per il buon esito della vicenda, non arretreremo di un passo le nostre posizioni contrarie, anche nel rispetto di una comunità che più volte ha detto no".

"Sono abbastanza fiducioso poiché ho trovato attenzione e disponibilità da parte del Ministero dell'Ambiente ad affrontare la questione della petrolizzazione della Costa dei Trabocchi con rigore e rispetto dell'ambiente". E’ soddisfatto il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio dell’incontro svoltosi ieri a Roma, nel quale ha illustrato le azioni portate avanti dalla Provincia contro le piattaforme petrolifere, in stretta sinergia con Comuni e associazioni.

“E’ stato ribadito da tutti i presenti il no secco e forte a qualsiasi forma di petrolizzazione della Costa dei Trabocchi – riferisce - In particolare sono state confermate le preoccupazioni per le conseguenze che le attività estrattive e le successive lavorazioni avrebbero per l'economia di quest'area, a vocazione prevalentemente agricola e turistica. Ho avuto più volte modo di ribadire che l'Abruzzo sta andando in un'altra direzione”.

Ai rappresentanti del Ministro Orlando è stato chiesto di ripristinare il cosiddetto decreto Prestigiacomo, (inciso dall'art.35 della Legge 83/2012) ristabilendo la distanza di 12 miglia come condizione non solo per il rilascio di nuove richieste di estrazione, ma anche per le pratiche in corso. “Ho apprezzato l'azione del Ministero dell'Ambiente - sottolinea ancora Di Giuseppantonio - il quale ha chiesto per il progetto della Medoilgas un ulteriore supplemento d'istruttoria con l'avvio della procedura AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, per andare ancora più a fondo nella vicenda”.

“Al tavolo c’è stato un impegno preciso da parte del Ministero dell’Ambiente di non trascurare la vicenda e di andare avanti supportando le ragioni della richiesta di integrazione anche presso il Tar - precisa il consigliere delegato Franco Moroni – sulla stessa linea il discorso del Parco, al Ministero l’intesa è di lavorare raccogliendo le sollecitazioni locali considerato che rappresenta un ulteriore strumento di salvaguardia del territorio. Inoltra, pare che a breve sarà oggetto di discussione nelle sedi parlamentari proprio l’art 35 della legge n. 83/2012”.

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