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Cronaca

Ombrina è in ritardo, Medoil: "Ancora fermi 300 milioni di euro di investimenti"

La procedura al Ministero per l'insediamento di Ombrina Mare 2 si ferma almeno per due anni. Per Medoil è l'ennesimo segnale negativo agli investitori internazionali

La procedura al Ministero per l'insediamento di Ombrina Mare 2 si ferma almeno per due anni. E' quanto annuncia Medoil Gas, la multinazionale del progetto, stigmatizzando questo nuovo ritardo.

“La nuova posizione del Ministero – spiega in una nota stampa Medoil -  contraddice quella precedentemente assunta senza che sia  intervenuto alcun elemento nuovo. Una decisione che, associata ad una serie di scelte legislative e amministrative degli ultimi anni, mette in seria difficoltà le aziende ed i progetti del settore  esplorazione e produzione idrocarburi”.

Medoil sottolinea come siano ancora fermi 300 milioni di euro di investimenti e gli oltre 200 nuovi posti di lavoro promessi dalla piattaforma in Abruzzo.

“Oggi il Ministero ordina un nuovo supplemento istruttorio che, oltre a essere in contraddizione con quanto precedentemente indicato dallo stesso Ministero, avrebbe potuto in ogni caso essere disposto precedentemente e quindi essere probabilmente già stato condotto a termine – evidenzia  ancora la nota - La decisione di anticipare la procedura AIA arreca un ulteriore ingiustificato ritardo al progetto e lancia l’ennesimo segnale negativo alla comunità degli investitori internazionali a pochi giorni dalla notizia diffusa da Confindustria relativa al crollo del 75% di tali investimenti nel nostro Paese nel 2012”. 

Sergio Morandi, amministratore delegato di Medoilgas Italia ha dichiarato: “Il nostro progetto è conforme a tutte le leggi italiane che governano il settore. Le imprese hanno bisogno di sapere cosa possono fare, a quali condizioni ed in quali tempi. C’è assoluta necessità che le aziende e gli investitori tornino a guardare con fiducia all’Italia; il perdurare delle attuali difficoltà compromette qualsiasi possibilità di ripresa per questo Paese”.

Medoil ci tiene a ribadire che il progetto è pienamente sostenibile sotto il profilo ambientale, come riconosciuto anche dai due pareri favorevoli della Commissione Tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente stesso e che la raffinazione verrà fatta altrove, non in mare, dove comunque non vi sarà alcuna emissione di inquinanti.

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