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Cronaca Lanciano

Lanciano, storici e studiosi occupano l'archivio di Stato contro la chiusura

Il sidnaco Pupillo minaccia azioni legali. I sindacati dei Beni Culturali di Uil, Cisl e Cgil hanno chiesto un incontro urgente con la direzione dell'Archivio di Stato di Chieti, dove documenti e dipendenti verrebbero trasferiti

Clamorosa occupazione oggi della sezione dell'Archivio di Stato di Lanciano per impedire la chiusura della sede. Questa mattina una decina dei principali storici e studiosi della città ha bloccato il trasferimento in altra sede di documenti e atti storici, mentre all’esterno studenti di un istituto superiore che erano in visita protestavano per gli stessi motivi.

Sul posto anche il sindaco Mario Pupillo, che ha minacciato denunce per interruzione di pubblico.  I sindacati dei Beni Culturali di Uil, Cisl e Cgil hanno chiesto un incontro urgente con la direzione dell'Archivio di Stato di Chieti, dove verrebbero trasferiti i quattro dipendenti della sede di Lanciano e allo stesso tempo annunciano di rivolgersi alle segreterie nazionali di categoria dei Beni Culturali.

Secondo Giuseppe La Spada, vicesegretario provinciale UIL-Pubblica Amministrazione e Beni Culturali: "La chiusura dell'Archivio di Stato di Lanciano arrecherebbe non pochi disagi al personale che sarebbe costretto a raggiungere quotidianamente la sede principale di Chieti. Ma l’aspetto più grave – sottolinea - è che verrebbe sottratto un servizio importante alla città di Lanciano, ai suoi cittadini e a tutti coloro che hanno necessità di consultare la documentazione storica".

L'archivio di Stato di Lanciano dagli anni ‘60 offre servizi a una popolazione di 48 comuni, per oltre 100 mila abitanti: custodisce circa 1580 libri e più di 20 mila documenti tra atti notarili, registri di successione, documenti di Corte d' Assise e tributari.

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