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Cronaca

Nuovo ospedale di Chieti, Maltauro e Nocivelli: "Nessun costo aggiuntivo per la Asl"

Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese assicura che non ci sarà alcun onere a carico della collettività e punta l'attenzione sulla creazione di opportunità di lavoro per le imprese del territorio

Nessun costo aggiuntivo per la Asl, nessun onere a carico della collettività e la creazione di opportunità di lavoro per le imprese del territorio. Le rassicurazioni arrivano dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da ICM S.p.A. (Impresa Costruzioni Maltauro S.p.A,.) e A.B.P. Nocivelli S.p.A., artefici della proposta di project financing per la costruzione del nuovo ospedale “SS. Annunziata” di Chieti, che hanno contattato ChietiToday per fare alcune precisazioni.

La prima è che “l’idea del nuovo presidio ospedaliero di Chieti nasce e viene proposta dal RTI al solo fine di dar soluzione ai gravi problemi di staticità presenti nell’attuale struttura ed accertati dalle competenti autorità” e che sia la Asl che la regione Abruzzo hanno ritenuto i contenuti della proposta del raggruppamento strategica. La stessa ora "è soggetta a una valutazione di fattibilità da parte dell’Asl  e della Regione Abruzzo e, qualora approvata, darebbe avvio a una procedura di gara pubblica europea aperta a tutti i soggetti interessati, che comporterà sicuramente una revisione al ribasso di tutti i valori di costo indicati dall’RTI proponente".

Quanto ai costi di costruzione, le imprese spiegano che verranno coperti in tre modi: tramite versamento da parte dell’Asl di un canone di disponibilità predefinito per la durata di 25 annidecorrenti dalla fine dei lavori di costruzione della struttura ospedaliera; attraverso la concessione al proponente della gestione di alcuni servizi e nell’ambito del presidio ospedaliero di Chieti, parte dei quali per un arco temporale di venticinque anni e parte per un periodo di trenta; con il pagamento di oneri finanziari previsti nella proposta datata 4 aprile 2014 nella misura del 6,25%, già ridotti di circa un 12% con l’aggiornamento del 29/04/2016, quantificati sulla base del tasso medio applicato dal mercato nel periodo di riferimento alla luce della durata della concessione.

“In conclusione - sostengono Maltauro e Nocivelli - con  un esborso annuale inferiore a quello attualmente sostenuto per le stesse attività, la Asl di Chieti risolverebbe i problemi inerenti all’adeguamento sismico e alla messa a norma delle strutture attualmente esistenti, e avrebbe a propria disposizione una struttura completamente nuova decisamente più efficiente dal punto di vista logistico e gestionale, col solo maggior onere del canone di disponibilità, ma senza costi aggiuntivi per imprevisti inerenti la manutenzione per i prossimi trent’anni.

Oltre a tale beneficio per l’amministrazione, l’intera collettività si avvantaggerebbe di una struttura all’avanguardia e di tutto l’indotto che una simile operazione creerebbe in termini di opportunità di lavoro per le imprese del territorio in quanto, come più volte ribadito, il RTI proponente si è impegnato a coinvolgerle sia nei lavori di realizzazione dell’opera che nella successiva gestione dei servizi”.
 

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