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Cronaca

Nuotatori agonisti della piscina comunale non possono gareggiare, molti se ne vanno a Pescara

Lo denuncia il consigliere comunale Marzoli invocando una seria programmazione: "Questo weekend - dice - i nuotatori teatini non potranno prendere parte alle gare regionali programmate"

In questi giorni si è tornato a parlare dello Stadio del nuoto di Chieti per situazioni di carattere gestionale. L'affido è stato confermato a Teateservizi fino al 31 agosto 2018 mentre i ragazzi dell'agonistica vivono ancora una condizione critica che impedisce loro di partecipare alle gare, almeno fino a quando non si individuerà un partner che permetta l'iscrizione alla Federazione Italiana Nuoto.

Sulla questione interviene il consigliere comunale Pd, Alessandro Marzoli: "A fronte di un buon lavoro della società multiservizi nella organizzazione dell’impianto, ci troviamo nuovamente a dover stigmatizzare la regia complessiva che deve programmare il futuro della struttura e di chi ci nuota, che è senza dubbio in capo
al proprietario, ovvero al Comune di Chieti.

Si è arrivati a novembre senza aver trovato una soluzione per l’affidamento degli spazi d’acqua - sottolinea - quando già dalla primavera si sarebbe dovuto fare il bando e risolvere la questione. Qual è il risultato? In questo weekend i nuotatori teatini non potranno prendere parte alle gare regionali programmate e per le prossime si deve pregare che qualcuno risponda ad un bando di cinque giorni! Si tratta di una situazione grottesca, che farebbe ridere se non mettesse ancora una volta in difficoltà atleti e famiglie e il nome della nostra città".

Marzoli si chiede dove sia la programmazione sportiva a Chieti. "Sindaco, assessore allo Sport e dirigenza della Teateservizi devono delle risposte, soprattutto per il futuro. Torniamo a ripeterci da anni: lo sport è importante per la nostra città e non è possibile dimenticare di mettere le basi per consentire di poter svolgere attività agonistica e amatoriale senza doversi preoccupare di non poterlo fare con serenità. I nuotatori agonisti di Chieti sono scesi da circa centoventi a trentacinque e molti di questi sono andati a nuotare a Pescara. Come al solito siamo pronti a dare il nostro contributo per invertire la rotta ma a Chieti serve un totale cambio di passo che purtroppo non si vede neanche all’orizzonte".

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