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Cronaca

No Ombrina: i parlamentari abruzzesi si impegnano per la Costa dei Trabocchi

Vertice in Provincia a Chieti, convocato da Di Giuseppantonio per interpretare la volontà degli abruzzesi e invitare i parlamentari ad assumere iniziative legislative concrete

A un mese esatto dalla grande manifestazione del 13 aprile a Pescara, la Provincia di Chieti chiama a raccolta  parlamentari, sindaci e associazioni abruzzesi per fare il punto sulle iniziative in difesa dell’ambiente e dell’economia abruzzese contro l’insediamento petrolifero Ombrina Mare.

Ieri in Provincia a Chieti si è riunita la task force.

L’obiettivo imminente riguarda la preparazione del ricorso contro l’eventuale approvazione del decreto da parte del Comitato VIA e ottenere l'appoggio dei parlamentari abruzzesi per fermare l'iter burocratico ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico. 

Per questo ieri c’erano la senatrice Blundo, gli onorevoli Di Stefano e Sottanelli, l’assessore regionale Febbo, il presidente della Provincia di Pescara Testa. Altri deputati e senatori, impossibilitati a partecipare, hanno inviato messaggi per ribadire il proprio impegno contro la deriva petrolifera, da molti già concretizzato in iniziative parlamentari, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Legnini si è detto pronto a un incontro tecnico operativo.

L’onorevole Fabrizio Di Stefano del Pdl ha spiegato che il suo partito ha già presentato una proposta di legge per ripristinare la distanza utile la distanza utile alle attività estrattive in mare a 12 miglia dalla costa, obiettivo questo, che si sposa con quanto auspicato dal Movimento 5 Stelle. Infatti la senatrice Enza Blundo ha presentato un disegno di legge per limitare la possibilità di eseguire prospezioni in area marina in prossimità delle coste.
 

Nel corso della riunione di ieri è stata illustrata anche una proposta di legge di iniziativa popolare votata all’unanimità dal Consiglio provinciale e tesa a restituire alle realtà territoriali locali, e segnatamente alle Regioni, la possibilità di esprimere un parere vincolante sugli insediamenti in mare, cancellato da una legge del 1998.

In tanti hanno accettato la proposta, lanciata dall’onorevole Sottanelli (Scelta Civica), per una riunione ristretta dei parlamentari abruzzesi di tutti gli schieramenti al fine di coordinare e rendere più efficaci le iniziative in atto.

Come ha ricordato il padrone di casa ieri, il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, il comitato ristretto, formato da comuni, associazioni ambientaliste e di categoria e dalla stessa Provincia, è pienamente operativo e già nella prossima settimana sarà convocato per un incontro tecnico-legale volto a studiare le prossime iniziative. Diversi avvocati si sono messi a disposizione.

“Spero anzi che i parlamentari presenti ci aiutino a ottenere presto questo appuntamento con i minisri interessati – ha detto Di Giuseppantonio - nel corso del quale spiegheremo perché il 13 aprile una intera regione è scesa in piazza compatta, al di là di qualsiasi divisione, in difesa del diritto di far sentire forte la propria voce di fronte a scelte che riguardano il futuro di tutti noi abruzzesi”.

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