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Cronaca

Camorra nel vastese, Codici attacca: "Il sindaco non vede, non sente, non parla...perchè?"

Dopo gli arresti dell'Antimafia, l'associazione chiede al sindaco Lapenna di costituirsi parte civile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Il sindaco Lapenna non parla, non vede, non sente..perchè? Chiediamo al
sindaco di costituirsi parte civile su questa brutta pagina di oggi  per
Vasto.
Il piano regolatore è responsabile del declino di Vasto
In questi anni, quando noi denunciavamo , nessuno ci ascoltava, perchè?
Riteniamo che ci siano delle  talpe , o informatori  in ambienti ….e
omissioni da parte  di chi doveva controllare ma nessuno sentiva e’vedeva
nonostante le nostre denuncie, perchè?


A Vasto l’emergenza sicurezza ha raggiunto livelli stratosferici. Non è più
tollerabile che il Sindaco , Prefettura e Questura continuino a dichiarare
che in città non v’è emergenza sicurezza, i cittadini vastesi sono
terrorizzati da questi eventi ,basti pensare a l’ultimo episodio di alcuni
giorni  ,due bombe in due giorni ,neanche al tempo delle brigate rosse
accadevano episodi ripetuti a distanza di pochi giorni.

Non è più tollerabile che a Vasto sempre più spesso, camorristi,e
delinquenti ,pluripregiudicati possano mettere fuoco auto e fare rapine alla
luce del giorno vicino la caserma dei carabinieri ,senza timore questo non
e’ piu’ accettabile non avendo paura ,e   infischiandosene dell’autorità
giudiziara , è ora di dire basta ci vuole il polso duro.

Oggi il procuratore della Direzione Investigativa Antimafia finalmente ha messo  un
duro colpo al Clan di camorristi che vivevano nel nostro  territorio,
svolgendo traffici di droga , usura , estersione e rapine; questi episodi
succedono a Napoli e Palermo , non può succedere a Vasto un paese di 40 mila
abitanti.
Il silenzio assordante dei politici locali e delle istituzioni
vergognosamente responsabili e ancor più grave,non riconoscendo che a Vasto
il problema criminalità organizzata c'è! Forse , potrebbero  esserci legami
con politici locali compiacenti, legati al voto di scambio,e altro ?’ Non si
può continuare a far finta che il problema non esista. Bisogna agire e pure
in fretta.

E agire per noi significa dotare tempestivamente le zone calde di Vasto di
polizia h24e sfruttare anche il corpo dei vigili urbani per la prevenzione
sicurezza ,Codici ritiene che il sindaco dovrebbe mettere a disposizione del
vicequestore  il personale dei vigili urbani preparandoli anche a svolgere
il servizio notturno, questo già accade in altre città i vigili di Vasto
devono capire , chi ha una divisa non può’ fare l’impiegato, in questo
momento devono essere responsabili e’ fare il proprio dovere fino in fondo
,questo è l’unico deterrente in grado di produrre effetti positivi.
Dove si sono già consumati attentati gravissimi, bisogna ci sia subito un
presidio fisso di polizia perché la gente perbene che vive ancora in  questi
posti ne ha diritto. La gente ha il sacrosanto diritto di sentirsi protetta
24 ore su 24 .
Nelle zone a rischio delle grandi città vi sono mezzi fissi dell’esercito
che coadiuvano le forze di polizia, vi sono mezzi anche blindati che fungono
bene da deterrente e all’occorrenza possono muoversi per intervenire anche
celermente.
.
Credo sia arrivato il momento di mettere mano in maniera seria alla politica
della sicurezza cittadina se non vogliamo che la nostra città raggiunga un
punto di non ritorno.Nei prossimi giorni chiamerò’ telefonicamente il
Segretario Nazionale di Codici Avv. Ivano Giacomelli chiedendogli  di voler
conferire con il Ministro dell’Interno per rappresentare l’emergenza
sicurezza che sta vivendo Vasto ormai da troppo tempo.

CRIMINALITA’, QUADRO GENERALE

Vasto nel passato era considerata come una specie di isola felice ossia una
città priva di infiltrazioni mafiose e camorristiche. Spesso, infatti,
anche le stesse istituzioni si mostravano restie a voler  parlare di
criminalità organizzata nel territorio. Oggi, invece, a Vasto e maggiormente
in Abruzzo appare evidente la non esistenza di un’organizzazione che detenga
l’egemonia sulle varie attività criminali svolte nel territorio, come
avviene per altre regioni d’Italia, vedesi la Campania dove regna la camorra
o la Calabria dove troviamo la ‘ndrangheta, ma al contrario ci si presenta
con un tessuto penetrato da diverse organizzazioni criminali, sia del sud
Italia . Affianco a queste organizzazioni troviamo la criminalità
organizzata locale.
Troviamo diversi casi di riciclaggio di denaro proveniente da attività
illecite ad opera delle mafie del sud Italia o delle organizzazioni
criminali  che sempre con maggiore facilità possono disporre di ingenti
quantità di denaro da reinvestire. Queste, infatti, hanno da diverso tempo
individuato l’Abruzzo come un territorio ottimale per investire i loro
proventi nell’acquisto di terreni, immobili, attività commerciali e imprese,
poiché la nostra regione essendo considerata di non vaste dimensioni con una
posizione ottimale per i collegamenti verso altri territori e percepita in
generale come un territorio dall’apparenza tranquilla sotto il profilo
criminale e con una popolazione poco propensa a denunciare eventuali episodi
di sospetta illegalità.
 

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