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Cronaca

Due dei quattro nidi restano comunali? Aperta la trattativa

Il sindaco incontra una delegazione del Comitato cittadino in difesa dei servizi pubblici alla persona e all’infanzia di Chieti. Martedì prossimo il Consiglio Comunale, Marzoli: "Il sindaco torni indietro su farmacie e nidi comunali"

Mantenere la gestione diretta dei due dei quattro nidi comunali con il personale di ruolo di cui il Comune dispone. E’ questa l’opzione che il sindaco Di Primio starebbe valutando dopo l’incontro, svoltosi martedì pomeriggio in Comune, con i rappresentanti del comitato cittadino in difesa dei servizi pubblici alla persona e all’infanzia di Chieti, presente anche il vicesindaco Giampietro.

Alle richieste del comitato, supportate da circa duemila firme raccolte in pochi giorni contro i tagli ai servizi pubblici annunciati, il sindaco ha mostrato un’apertura che verrà esaminata da un tavolo tecnico per valutare sia l’impegno economico necessario, sia le misure che dovranno essere adottate per poter accreditare il Comune di Chieti ex d.g.r. 935/11, in modo da poter accedere ai finanziamenti regionali che a breve dovrebbero arricchirsi con l’apporto dei fondi stanziati per effetto dei decreti attuativi della legge “Buona Scuola”.

“Questo – evidenziano dal comitato -  consentirebbe di mantenere l’alta qualità del servizio educativo offerto. Al sindaco abbiamo chiesto con forza l’immediata riapertura delle iscrizioni per l’anno educativo 2018-2019, oltre che un chiarimento rispetto alle voci di spesa previste nel DUP per la Missione 12 sui diritti sociali, politiche sociali e famiglia; chiarimenti che Di Primio si è impegnato a fornire”. Il comitato ha invece manifestato ferma opposizione nei confronti delle richieste di ripensamento riguardo la vendita di una farmacia comunale. 

“Il comitato – concludono -  pur esprimendo soddisfazione per l’apertura sui nidi, ribadisce il valore di tutti i servizi pubblici alla persona e si augura che ci possano essere margini di manovra e di miglioramento rispetto alle scelte fatte finora dall’amministrazione, prima dell’approvazione definitiva del bilancio in consiglio comunale”.

"Il sindaco torni indietro su farmacie e nidi comunali"

E’ convocato infatti per il 22 maggio il Consiglio Comunale che porterà all’attenzione dell’assise civica il bilancio dell’ente. “Il sindaco torni indietro su farmacie e nidi comunali – dice il consigliere comunale del Pd Alessandro Marzoli - In particolare sui tagli al sociale e soprattutto sulla privatizzazione degli asili nido della città riteniamo che non sia questa la strada da affrontare per ridurre la situazione debitoria che è diventata insostenibile in questi ultimi anni. Nonostante le proposte e gli allarmi lanciati dai consiglieri comunali – aggiunge - sindaco e giunta hanno preferito nascondere la polvere sotto il tappeto, ma a pagare oggi non possono essere le famiglie teatine. Vediamo i (pochi) nuovi nati a Chieti come il futuro della nostra comunità, non certo come un costo numerico come ha fatto il primo cittadino, di fatto incentivando le famiglie con figli piccoli a trasferirsi altrove, quando invece i nostri asili comunali sono eccellenze riconosciute nel territorio.

Per quanto riguarda la farmacia non è ammissibile inserire sul bilancio una cifra presuntiva per la vendita, senza che sia stata individuata quale delle tre farmacie mettere in vendita, con quali tempi e procedure e con quale ricadute per il personale. Tra l’altro le farmacie comunali consentono un flusso di cassa costante, con risorse che possono finanziare gli stessi servizi sociali. La vendita è una scelta miope e fortemente penalizzante nel medio-lungo termine per la città di Chieti”.

Dall’opposizione la richiesta è che il sindaco torni indietro sulle due decisioni di privatizzare gli asili e di vendere una farmacia “dal momento che, con queste scelte, il rischio concreto è di penalizzare la nostra comunità teatina per i prossimi vent’anni. Stralci dal bilancio queste previsioni e risponda in aula ai quesiti posti nelle due interrogazioni rivolte proprio su farmacie comunali e futuro del personale”.
 

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