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Cronaca

In quinta liceo a 93 anni: ecco l'ennesimo successo di nonno Nicola

A giugno dell’anno scorso ha conseguito la licenzia media alla scuola Ortiz. 13 mesi dopo il signor Torello, classe 1923, ha affrontato l'esame per iscriversi alla quinta del pedagogico Gonzaga

A giugno dell’anno scorso, a 91 anni, ha conseguito la licenzia media alla scuola Ortiz. 13 mesi dopo Nicola Torello, classe 1923, 93 anni a ottobre, sta per andare in quinta liceo. Questa mattina (giovedì 8 settembre), infatti, il nonno di Chieti Scalo ha affrontato l’esame per fare il “salto” dalla terza, che ha terminato a giugno insieme ai compagni di classe 16enni. Un anno fa, ne aveva superato brillantemente un altro, per superare il biennio liceale. E, anche se i risultati saranno esposti soltanto domani (venerdì 9 settembre), visto l’esito del suo esame, è quasi certo che, a giugno, si troverà a studiare per la maturità. 

Con 4 figli e 6 nipoti e una vita già intensa, a Nicola Torello non basta fare il nonno. Nonostante un piccolo problema al ginocchio, che lo costringe a camminare con l’aiuto di un bastone, non si pone nessun limite. Un’ora di esercizio fisico ogni mattina, da una vita, due volte a settimana in palestra, qualche giro in macchina per Chieti Scalo. Una routine fatta di impegni ben scanditi, che comprendono anche lo studio, di cui non si stanca mai. 

Per applicarsi meglio, racconta, ha comprato tutti i libri di testo, ma non bastano le pagine stabilite dal programma a soddisfare la sua voglia di conoscenza. “Mi piace fare approfondimenti - dice - così faccio fare molte ricerche al computer a mia figlia: io non ho ancora imparato a usarlo”. 

Come l’anno scorso alle medie, anche oggi il sorridente nonno Nicola ha incantato i professori del Gonzaga con la sua parlantina, che spesso esula dal programma curricolare per arrivare alla sua storia personale - da internato militare in Grecia nel 1923, a 20 anni, fino alla parentesi familiare in Argentina - e agli argomenti che più lo appassionano, come Dante e la Divina Commedia: “Avrei voluto dire di più - confessa - ma mi hanno dovuto interrompere”. 

Nei mesi scorsi ha frequentato, seppure non quotidianamente, la terza insieme a compagni di studi adolescenti che, assicura, “sono stati molto gentili e disponibili”. E non ci è voluto molto, nei corridoi, a conquistarsi la simpatia di impiegati e docenti, vista la naturale cordialità di Torello, la risata contagiosa e la sua voglia di raccontarsi e raccontare. Dopo l’ennesima soddisfazione, però, la sua voglia di fare non si ferma: il pensiero è già all’esame di Stato e chissà che, dopo, nonno Nicola non voglia stupire ancora, iscrivendosi anche all’università.

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