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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Nas nei lidi e negli agriturismi: sequestri e denunce

In Abruzzo l'operazione si è conclusa con la denuncia di quattro persone, la sottoposizione a vincolo sanitario di oltre 2500 chili di alimenti e sanzioni amministrative per 35 mila euro

Controlli a tappeto in Abruzzo da parte dei carabinieri del Nas di Pescara nei confronti di stabilimenti balneari, agriturismi, pescherie, caseifici e mezzi usati per lo street food nell'ambito dell'operazione nazionale denominata 'Estate tranquilla'. Il bilancio è di oltre 2.500 chilogrammi di alimenti sottoposti a vincolo sanitario, sanzioni amministrative per oltre 35mila euro, quattro attività sospese e quattro denunce.

Lungo il litorale chietino, In un ristorante annesso ad uno stabilimento balneare i militari hanno rinvenuto circa 50 chili di prodotti alimentari di origine animale carenti delle informazioni sulla rintracciabilità: è quindi scattato l'immediato vincolo sanitario con avvio alla distruzione; in relazione ai locali, carenti dei requisiti strutturali ed igienico sanitari, è stato disposto lo sgombero e il divieto di utilizzo. Il titolare di una azienda agrituristica, invece, è stato segnalato per inadeguatezze relativamente alla legge regionale che regola il settore.

In provincia di Pescara i militari del Nas, coadiuvati dalla Asl, hanno vincolato sanitariamente circa 300 chili di pesce, carne e verdure stoccati in congelatori trovati in pessime condizioni igienico sanitarie. Qui sono stati intensificati anche i controlli nelle zone della movida per prevenire il fenomeno del 'binge drinking', la pratica diffusa tra i giovani di ubriacarsi in fretta fino allo stordimento. In provincia di Teramo, sono stati denunciati i titolari di una pescheria con annessa attività di gastronomia perchè aveva posto in vendita pietanze preparate con prodotti ittici di origine congelata, senza darne avviso ai consumatori mentre in uno stabilimento balneare con ristorante sono stati sottoposti a vincolo sanitario circa 50 chili di alimenti non tracciabili. Attività sospesa, infine, anche in un caseificio della provincia dell'Aquila i cui locali versavano in gravi condizioni igieniche e strutturali.

Nel complesso sono stati ispezionati 21 stabilimenti balneari, 14 agriturismi, sei pescherie, quattro caseifici e sei autonegozi.

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