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Cronaca

Mascherine abbassate, condizioni igieniche precarie e un lavoratore in nero: maxi multa in un autolavaggio di Chieti

Sanzione da oltre 20mila euro e chiusura dell'attività per cinque giorni dopo il controllo dei carabinieri che hanno riscontrato diverse irregolarità

Una maxisanzione da oltre 20 mila euro e la sospensione dell’attività: è quanto è toccato al gestore di un autolavaggio di Chieti dopo il controllo dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Operativo e Radiomobile che hanno accertato e contestato numerose violazioni sia amministrative che penali, oltre a quelle della normativa anti-Covid.

Quando i militari hanno bussato alla porta dell’attività hanno riscontrato diverse irregolarità, come si legge in una nota dell’Arma: “Operai con le mascherine abbassate sul collo o non indossate, poco distanziamento sociale visto che lavoravano in tre o quattro su una sola autovettura e condizioni igieniche precarie. In particolare, uno dei lavoratori operava in nero, senza la prevista formazione e senza esser stato sottoposto ad alcuna verifica medico–sanitaria”.

Dopo l’ispezione sono state elevate circa 16 mila euro di sanzioni per non aver rispettato la normativa in materia di sicurezza, igiene e salute nei luoghi di lavoro; le amministrative invece ammontano a circa 7mila euro. 

L’attività dovrà restare chiusa cinque giorni per la violazione della normativa antiCovid-19 e sospesa fino a quando non sarà regolarizzata la posizione del lavoratore in nero. 
 

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