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Cronaca

Movimento 5 Stelle all'attacco: "La nomina di Antonio Barbone è irregolare"

Si sfogliano gli atti della Teateservizi, l'accusa è per il direttore generale. Variato in breve tempo l'importo del compenso economico

Il Movimento 5 stelle di Chieti accusa: la nomina del direttore generale della società Teate Servizi S.r.l, Antonio Barbone, è irregolare. Lo affermano in una nota ufficiale i consiglieri Ottavio Argenio e Manuela d’Arcangelo che, dopo una accesso agli atti, hanno ricostruito le vicende che hanno portato alla nomina dell’attuale dirigente succeduto a Luciano Iezzi ai vertici della società interamente partecipata dal comune. 

Teate Servizi nel 2016 ha emanato un avviso pubblico per la nomina del nuovo direttore generale – si legge nel comunicato stampa - che prevedeva quale compenso annuo lordo onnicomprensivo, la somma di € 35.000,00, probabilmente in linea con le esigenze di spending review degli enti locali e delle società da questi partecipate. Sta di fatto che questo importo ha contribuito a determinare la partecipazione di un unico soggetto, Antonio Barbone, alla procedura di selezione. Dopo soli 3 mesi dalla sottoscrizione del contratto di lavoro tra Teate Servizi e Barbone, per la precisione nel mese di agosto del 2016, le due parti ne hanno sottoscritto un altro, che prevede quale compenso annuo lordo la somma di € 43.310,90 quale retribuzione base a cui vanno aggiunti altri 36.851,00 Euro lordi a titolo di retribuzione di posizione”.

“Secondo noi – precisano i due consiglieri comunali – Teate Servizi non avrebbe potuto variare l'importo del trattamento economico del direttore generale, peraltro a così breve distanza dal primo contratto. Si tratta di una modalità operativa e gestionale che fa sorgere enormi dubbi circa il rispetto delle procedure previste in materia di anticorruzione e che lede i principi di trasparenza dettati per assicurare il buon andamento e l'efficienza della pubblica amministrazione. Riteniamo che Teate Servizi avrebbe quanto meno dovuto provvedere ad emanare un nuovo avviso pubblico, che prevedesse uno stipendio per l'incarico di direttore generale, in linea con quello riconosciuto a Barbone, così da consentire una maggiore partecipazione alla procedura selettiva ed assicurare una vera e reale imparzialità di scelta”.

Il movimento fa sapere che nei prossimi giorni continueranno le analisi delle attività svolte dal direttore generale Antonio Barbone e prospetta una possibile segnalazione all’autorità nazionale anticorruzione Anac.

La nota si chiude con un attacco politico “Continuiamo a sentire proclami da parte del Sindaco di Chieti sulle presunte inefficienze di Teate Servizi – dice Ottavio Argenio – ma di fronte a situazione come questa restiamo decisamente preoccupati per l'inefficienza e in alcuni casi la totale assenza, delle attività di controllo e di intervento che competono a questa amministrazione di centro destra ed al sindaco, quale guida dell'ente, socio unico di Teate Servizi. Più che puntare il dito sulla società in quanto ente strumentale, riteniamo che un'amministrazione accorta debba dotare la sua partecipata ed il personale che vi lavora, di tutti gli strumenti necessari a svolgere al meglio  l'attività che le viene affidata, a cominciare da figure dirigenziali realmente meritevoli del ruolo che ricoprono”.
 

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