Sarà eseguita oggi 17 agosto all'ospedale di Chieti l'autopsia su Simone Di Gregorio, il 35enne che domenica scorsa, a Sambuceto, è morto prima di raggiungere l'ospedale di Chieti con l'ambulanza del 118.

L'esame è stato affidato al medico legale Marco Piattelli, al tossicologo Fabio Savini e al cardiologo Marcello Caputo.

Il 13 agosto il giovane, in grave stato di agitazione, è stato fermato dai carabinieri sul tracciato ferroviario. I militari dell'Arma avrebbero usato il taser. Da indiscrezioni vicine agli ambienti dell'Arma e riportate dall'agenzia Lapresse, al momento dello sparo a impulso uno dei due dardi della pistola elettrica non avrebbe raggiunto il 35enne, finendo su un asciugamano e per questo la pistola non avrebbe emesso l'impulso elettrico.

Il taser, quindi, sarebbe stato sparato a vuoto. L'esame autoptico punta a chiarire la causa del decesso del ragazzo, con problemi psichiatrici, residente a Pescara, in cura in un centro di igiene mentale, che il 13 agosto era in visita dai genitori.

Il 35enne, dopo l' intervento dei carabinieri è stato sedato dal personale sanitario intervenuto con l'ambulanza del 118 e poco dopo è deceduto. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani. L'ipotesi di reato è l'omicidio colposo e, al momento, non risultano iscritti nel registro degli indagati.