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Cronaca Roccamontepiano

È scomparso padre Giuseppe Lucarelli, a lungo parroco di Roccamontepiano e altre località del Chietino

Per oltre 60 anni ha svolto la propria missione pastorale ovunque è stato demandato dall’Ordine dei Chierici Regolari Minori di San Francesco Caracciolo; i funerali a Roma, dove si trovava ultimamente

Si è spento a Roma a 84 anni, per una malattia, padre Giuseppe Lucarelli, per 11 anni parroco di San Rocco, a Roccamontepiano, dal 2006 a Villa Santa Maria e in seguito a Montelapiano. Attualmente si trovata a Roma, nella comunità di Montesacro.

Padre Giuseppe era nato a San Ginesio (Macerata) e per oltre 60 anni ha svolto la propria missione pastorale ovunque è stato demandato dall’Ordine dei Chierici Regolari Minori di San Francesco Caracciolo. Aveva emesso i voti perpetui nel 1958 ed era stato ordinato sacerdote nel 1960.

I funerali saranno celebrati domani (lunedì 14 febbraio), alle ore 10, a Montesacro di Roma, nella parrocchia degli ss. Angeli Custodi. La salma sarà tumulata nel paese natio.

“Con Padre Giuseppe Lucarelli abbiamo vissuto anni importanti, carichi di rispetto, collaborazione reciproca e profonda stima in un clima di grande fiducia, serenità e speranza”, racconta il sindaco di Roccamontepiano Adamo Carulli.

“Padre Giuseppe, in sintonia con la missione dei Chierici Regolari Minori di San Francesco Caracciolo - prosegue - è stato pastore della comunità di San Rocco per undici anni, ma il legame con Roccamontepiano e il Convento era nato tanti anni prima ed è continuato senza mai interrompersi. Dopo Roccamontepiano, l’avvicendamento a Villa Santa Maria, il paese natale del fondatore dell’Ordine con il nostro Padre Giulio Capetola. Il Comune volle nel 2006, all’unanimità del consiglio comunale, conferirgli la cittadinanza onoraria con tanto di cerimonia e concessione delle chiavi del paese. Anche a Villa, amato e con la sua energia, ha continuato a mantenere Roccamontepiano e la nostra comunità nel suo cuore e tornava volentieri per ogni circostanza. Ricordo, inoltre, il viaggio con Padre Giuseppe in occasione del Giubileo del 2000 a Roma e quello in occasione della dipartita di San Giovanni Paolo II. Eravamo in tanti e lui ci ha accompagnato in tante feste e ricorrenze invitandoci a cantare con lui canti sacri ma anche 'quel mazzolin di fiori'.".

"Di ritorno dal viaggio a Lourdes, organizzato dalla parrocchia e dalla Proloco, dopo aver celebrato messa nella città dell’apparizione mariana e nella città natale di San Rocco - aggiunge Carulli - inaugurò la statua dell’Immacolata in una nicchia scavata nella roccia di fianco all’ingresso del santuario. Ricordo il malore che ebbe in chiesa, durante la messa del giorno di Natale e la corsa in ospedale, insieme a Chieti con Enzo Belli per non lasciarlo solo. Per fortuna non fu niente di grave e anche quel giorno lo porterò nel cuore come un caro ricordo. Adesso prevale una grande commozione e un profondo affetto nell’apprendere la notizia della scomparsa del nostro caro Padre. Questi sentimenti si uniscono a quelli più diffusi di tutta la comunità roccolana che resta orfana di uno pastore amato e di una guida carica di fede e gioia. Padre Giuseppe è andato via ieri notte, poco prima della mezzanotte, nel giorno in cui la Chiesa celebra la prima apparizione della Madonna di Lourdes. Una coincidenza che, seppur con grande dolore, riempie di speranza e sentimento di gratitudine per ciò che è stato, soprattutto della umana vicinanza nei più tristi momenti che molte famiglie hanno vissuto in alcuni momenti. Fu testimone del dolore e della devozione di una famiglia che si rivolse a San Rocco per una grazia. Raccontava spesso con i suoi occhi lucidi di quelle mani strette nella disperazione e nel buio che la fede seppe illuminare senza dare spiegazioni scientifiche plausibili. La sua fede, la gioia e il sorriso resteranno con noi nei tanti ricordi che ci ha lasciato e che continueranno a vivere nei nostri cuori e nelle nostre menti", conclude il sindaco di Roccamontepiano. 

Un ricordo affettuoso arriva anche dall'arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte: "Lo ricordo - scrive - come un uomo profondamente buono, dal volto sempre illuminato dal sorriso e di una grande carità pastorale. Ho avuto la grazia di conoscerlo bene nel tempo del ministero da lui svolto nell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, a me affidata, dove è stato testimone di Cristo convinto, radioso e innamorato, nelle comunità parrocchiali di Roccamontepiano, Villa Santa Maria, Montelapiano, Montebello sul Sangro. La sua gioia contagiosa - prosegue l'arcivescovo - nasceva dalla fedeltà alla prolungata adorazione eucaristica, sull’esempio del Fondatore dei Chierici Regolari Minori San Francesco Caracciolo: padre Giuseppe amava con generosità e slancio perché si sentiva amato dal Signore e dall’incontro costante con Lui, presente nel sacramento dell’altare, attingeva attenzione, premura, accoglienza e spirito di servizio al prossimo. Possa ora in cielo pregare per tutti noi, che preghiamo per Lui: e l’incontro con la Vergine Madre Maria, da Lui tanto amata, con San Francesco Caracciolo, modello e ispiratore delle Sue scelte, e con la meravigliosa famiglia dei Santi e dei Beati, gli sia giusta ricompensa a una vita spesa con fede e amore, contagiando tutti con la Sua letizia vera e la Sua speranza operosa".

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