Fermento di ambientalisti e associazioni contro Mirò, ma Merlino rivela: "Ad aprile apre il cantiere"
Il fronte dei contrari al nuovo centro commerciale convoca la stampa per ribadire le sue ragioni. Un'ora dopo è la volta della Sile costruzioni, che spiega: "Il Comitato Via deve solo decidere la tipologia di progetto"
Questo accadeva un’ora dopo la conferenza congiunta di Wwf, Legambiente, Confesercenti, Cna, Cia, Casartigiani, Upa Clai, insieme ai commercianti teatini, per ribadire i motivi del netto rifiuto a Mirò.
La presidente del Wwf Nicoletta Di Francesco spiega: “Per noi non è giusto continuare a cementificare il fiume e quello che è accaduto questo inverno dovrebbe farlo capire anche a politici e tecnici. I cambiamenti climatici non vengono analizzati, ma dal 1992 in quella zona ci sono state molte alluvioni. E un’ulteriore cementificazione in quella zona potrebbe determinare danni a cui dovrebbero essere chiamati a rispondere coloro che hanno causato un vero scempio ambientale”.
Lido Legnini, direttore regionale di Confesercenti, ricorda che “per autorizzare superfici di quel tipo bisogna attivare la Conferenza dei servizi per autorizzazione commerciale”. Inoltre, ha spiegato che, dopo il terremoto dell’Aquila, una legge regionale bloccò la grande distribuzione fino a metà del 2018. “Chiediamo solo il rispetto della legge e delle procedure”, dice
Per Letizia Scastiglia, direttore del Cna, “continuare a fare grande distribuzione in questa regione è follia”. Secondo uno studio condotto dall’Istat nel 2011, infatti, in Italia ci sono mediamente 279,5 metri quadrati di grande distribuzione ogni mille abitanti, che in Abruzzo salgono a 297,1, “una proliferazione spropositata”, commenta. E non sono state risparmiate critiche all’amministrazione Di Primio che, appena un anno fa, aveva preso impegni precisi con i commercianti “completamente disattesi”.
La Politica: schierati al fianco dei commercianti contro Megalò 2
