Fermento di ambientalisti e associazioni contro Mirò, ma Merlino rivela: "Ad aprile apre il cantiere"
Il fronte dei contrari al nuovo centro commerciale convoca la stampa per ribadire le sue ragioni. Un'ora dopo è la volta della Sile costruzioni, che spiega: "Il Comitato Via deve solo decidere la tipologia di progetto"
Chiarimenti forniti davanti a una nutrita schiera di cittadini e rappresentanti di associazioni arrivati al Gran Caffè Vittoria, luogo della conferenza stampa, per manifestare le proprie istanze, ossia l’assoluta contrarietà a un nuovo centro commerciale, sia per l’impatto ambientale che questo potrebbe avere, sia per le conseguenze economiche delle piccole attività cittadine. Il clima non è dei migliori, i toni si alzano in più di un’occasione, al punto da far diventare per un attimo la conferenza stampa un luogo di dibattito aperto.
Non c’è alcun rappresentante dell’azienda, ma il solo Merlino che cerca di rispondere alle domande dei cittadini e della stampa, ma intima: “La forzatura è quella di imporre a chi deve dare giudizio per forza una strada”. Dopo aver ripercorso le varie tappe di un iter iniziato addirittura nel 2002, bloccato nel 2014 a seguito di pareri dell’Autorità Civile e del Genio Civile, il progettista chiarisce: “Oggi abbiamo tutti i permessi in regola, al più tardi ad aprile inizieremo a costruire”.
Sul fronte lavorativo, sono previste dalle 400 alle 450 assunzioni, “non sappiamo con che genere di contratti perché gran parte saranno gestite dalle singole aziende presenti nel centro”, chiarisce il progettista. La priorità, assicura, sarà garantita ai familiari dei commercianti di Chieti e Cepagatti, ossia i due comuni nei cui territori ricadrà l’area del centro commerciale, e agli ex lavoratori della cartiera Burgo. “Ci sarà una graduatoria pubblica”, garantisce l’ingegner Merlino, ma i presenti rumoreggiano. “Anche all’apertura di Megalò ce lo avevate promesso, ma non siamo stati chiamati”, ricorda qualcuno.