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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Salvo

Inneggiava agli attentati e cercava sul web come creare un giubbotto esplosivo: marocchino non può più viaggiare in Europa

Provvedimento di “Rifiuto di ingresso e soggiorno in area Schengen” per motivi di sicurezza nazionale Ouahbi Ahmend Taib, nato in Marocco nel 1984 e residente a San Salvo

Aveva intrapreso una piega estremista nella sua professione religiosa e aveva espresso approvazione per gli attenti terroristici di matrice islamica compiuti in Europa negli ultimi anni. Per questo per Ouahbi Ahmend Taib, nato in Marocco nel 1984 e residente a San Salvo, è arrivato il provvedimento di “Rifiuto di ingresso e soggiorno in area Schengen” per motivi di sicurezza nazionale. Gli è stato notificato in Marocco, dove nel frattempo l’uomo era tornato: ma ora non potrà più viaggiare in Europa, perché ritenuto pericoloso. 

Il provvedimento scaturisce da un’attività di indagine svolta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Chieti, coordinata dai pubblici ministeri Michele Renzo e David Mancini della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo dell’Aquila. 

Attraverso l’attività informativa sul territorio, i militari hanno appreso informazioni sospette sul marocchino. La successiva attività investigativa, coordinata dalla procura distrettuale dell’Aquila, ha permesso di accertare che l’uomo aveva aperto due profili Facebook, sui quali inneggiava alla Jihad e pubblicava immagini di propaganda dello “Stato islamico”. In particolare, in una fotografia si vedeva la basilica di Santa Maria Maggiore di Roma e, in primo piano, un foglio recante la scritta in arabo vergata a mano  “da Roma preghiamo Dio che faccia vincere lo stato islamico”.  

Nel frattempo, gli investigatori anno appreso che Taib era stato emarginato dalla comunità islamica di San Salvo, a causa della sua visione fondamentalista dell’Islam. Da allora, il marocchino era diventato schivo e distaccato, trascorreva tutto il tempo in casa, senza lavorare.  

Analizzando la cronologia del suo computer, inoltre, si è scoperto che l’uomo navigava spesso su siti a sostegno dello Stato islamico e aveva anche consultato pagine che spiegavano come realizzare giubbotti esplosivi. Tutti elementi che hanno fatto ritenere Taib pericoloso. 

Ora è arrivato il provvedimento ufficiale, che non gli consente di entrare e soggiornare “in area Schengen” per motivi di sicurezza in materia di prevenzione del terrorismo.

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