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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maria Rita D'Orsogna: "Ri-affondiamo Ombrina Mare"

Nuovo appello della ricercatrice di orgini abruzzesi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

La Medoilgas di Londra ha presentato documentazione per ottenere
 l'Autorizzazione Integrata Ambientale su Ombrina Mare, il progetto di 4-6
 pozzi di petrolio e di una mini-raffineria a pochi chilometri da riva fra
 San Vito Marina ed Ortona.

 E' possibile inviare osservazioni di contrarieta' al Ministero
 dell'Ambiente, secondo quanto previsto dalla legislazione
 italiana ed europea. Si invitano quindi tutti i portatori di interesse -
 residenti, turisti, gestori di impianti turistici, pescatori, mamme,
 associazioni - ad inviarne secondo le istruzioni riportate qui

 https://dorsogna.blogspot.com/2014/07/ri-affondiamo-ombrina-mare.html

 Poche sono le opportunita' in cui il cittadino ha la possibilita' di
 dialogare con il suo governo ed e' importante che tutti gli spaccati della
 societa' civile mostrino il proprio dissenso.
 Resistiamo da circa sei anni e anche se a noi sembra una storia infinita
 e in alcuni casi scoraggiante a causa delle troppe scorrettezze di
 petrolieri e politici, e' una bellissima storia di resistenza
 di una comunita' intera contro l'invasore.

 Abbiamo dato filo da torcere alla Medoilgas, con
 manifestazioni e informazione a tappeto e occorre continuare.
 La Medoilgas ha gia usato fanghi di perforazione che sarebbero vietati in nord
 Europa e intende portare avanti acidificazione e possibile fratturazione.
 I loro calcoli sono approssimati, i loro capitali sociali
 sempre piu esigui e assolutamente insufficenti a coprire.
 Con Ombrina, l'Abruzzo ha solo da perderci con rischi alla salute,
 all'ambiente e danni alle attivita' economiche e turistiche.

 Si invitano altresi' i politici d'Abruzzo ad attivarsi in
 modo concreto su Ombrina e non a parole.
 Stefania Pezzopane, Giovanni Legnini, Fabrizio Di Stefano devono
 farsi portavoci in modo piu' incisivo di quanto fatto finora
 su Ombrina Mare, e devono manifestare all'amministrazione di Matteo
 Renzi l'urgenza e la necessita di dire no al petrolio nei nostri mari.

 Non vogliamo comunicati o rassicurazioni, vogliamo fatti, vogliamo la
 bocciatura definitiva di Ombrina. Sono sei anni che aspettiamo.

 

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