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Cronaca

Maria Rita D'Orsogna: elezioni e petrolio d'Abruzzo, qualcuno mente

Una riflessione della professoressa su ambiente e pormesse a pochi giorni dal voto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Arriva il revisionismo di Mauro Febbo in questi giorni di frenetica campagna elettorale a cavalcare l'onda antipetrolifera e a dipingere la giunta Chiodi come salvatrice dell'Abruzzo dalle trivelle.

Mauro Febbo, assessore alle politiche agricole d'Abruzzo,  dichiara che il Governo Regionale "vigila con attenzione" e che ribadisce "con forza e coerenza, la sua netta contrarieta'" a progetti petroliferi come Rospo Mare e Ombrina. In merito a quest'ultima, Mauro Febbo ricorda che "la Regione Abruzzo si era opposta in tutte le sedi opportune scongiurandone la nascita".

Tutto questo non corrisponde a verità. Nessun politico ha scongiurato la nascita di Ombrina: l'iter non e' ancora concluso e la Medoilgas afferma che stilera' l'AIA come richiestole e che intende andare avanti con i suoi progetti di trivellazione.

D'altro canto, nel corso degli anni della presidenza Chiodi, la regione Abruzzo non ha quasi mai rilasciato Pareri di Competenza ne per Ombrina ne' per nessun altra concessione a mare.  In vari decreti di approvazione infatti e' possibile leggere la dicitura "Non e' pervenuto il parere della regione Abruzzo". A volte i pareri non sono giunti nonostante ripetuti solleciti da Roma. L'attuale maggioranza non ha mai neppure mai dato il suo supporto ad associazioni e comuni nello stilaggio di osservazioni di critica, lasciando soli cittadini e amministratori locali.

A cavallo fra il 2009 ed il 2012 sono state cosi approvate le concessioni marine D492 BR EL, D493 BR EL, D507 BR EL, tutte della irlandese Petroceltic,  per un area complessiva di quasi mille chilometri quadrati
al largo delle nostre coste.

Per nessuna di queste concessioni la regione Abruzzo ha prodotto pareri. Oggi le concessioni sono state ridenominate rispettivamente BR270 EL, BR271 EL e BR 272 EL.

A suo tempo anche la concessione D505 BR EL fu approvata senza che la regione esprimesse pareri: questa fu poi bocciata grazie al ricorso al TAR promosso dalla Regione Puglia, da vari comuni molisani e pugliesi e dal comune di Vasto, e al quale la regione Abruzzo decise di non partecipare.

A Mauro Febbo si ricorda anche che dopo lo stop temporaneo dovuto al decreto Prestigiacomo e il successivo sblocco da parte del decreto Passera, l'iter per l'ampliamento di Rospo Mare, e' iniziato a Gennaio 2013,
ben un anno e mezzo fa. Dopo pochi mesi il comune di Vasto ha presentato
osservazioni in critica.

Dov'erano dunque la vigilanza, la forza e la coerenza, di Mauro Febbo e della giunta Chiodi nel 2009, 2010, 2011, 2012 e nel 2013?
Dov'era la netta contrarieta' della regione Abruzzo in queste numerose sedi decisionali?  Che differenza c'e' tra queste concessioni ed Ombrina?
Perche' la Regione non ha mai prodotto pareri? E' un mistero elettorale.

Per quanto riguarda invece le concessioni a terra, sulle quali la parola finale spetta alle regioni, nel 2012 l'Abruzzo di Gianni Chiodi ha approvato due concessioni di estrazione e due di ricerca nella nostra regione. Queste sono:

Colle San Giovanni (Adriatica Idrocarburi e Gas Plus Italiana) 23kmq, concessione di coltivazione di idrocarburi gassosi in provincia di Teramo. E' gia' in produzione il pozzo Sciarra 001.

Aglavizza (Medoilgas) 7 kmq, concessione di coltivazione non produttiva in provincia di Chieti.

Villa Carbone (ex Medoilgas, ora Canoel Italia e Gas Plus Italiana) 68 kmq, provincia di Teramo. Permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi.

Villa Mazzarosa (Medoilgas) 13 kmq, provincia di Teramo. Permesso di ricerca per idrocarburi gassosi.

E' bene notare che in termini di impatto ambientale non c'e' differenza alcuna fra trivellare per ricerca di petrolio o di gas,
e che molto spesso nel sottosuolo sono presenti misture delle due sostanze.

La classe politica crede forse che abbiamo dimenticato, ma la nostra memoria e' lunga e siamo ben consci che se si e' arrivati fino a questo
punto e' solo ed esclusivamente grazie all'impegno quotidiano di una
cittadinanza attiva, informata ed esigente.

L'Abruzzo intelligente merita fatti e coraggio da chi ci governa e non una vuota propaganda elettorale dell'ultimo minuto.

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