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Cronaca

Caso Marchionno, i medici: “No a tentativi di intimidazione da parte della dirigenza Asl"

La reazione del sindacato Anaao-Assomed dopo la comunicazione di avvio del procedimento disciplinare nei confronti del dottor Marchionno da parte del manager Zavattaro

L’Anaao-Assomed solidale col dottor Luciano Marchionno, segretario aziendale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, dopo il ‘richiamo’ e l’avvio avvio del procedimento disciplinare da parte del manager Asl Francesco Zavattaro. Pochi giorni fa quest’ultimo invitava con una lettera il medico sindacalista di ‘abbassare i toni’ dei tazebao sindacali, facendo riferimento soprattutto ai comunicati su presunte irregolarità degli stipendi dei medici ospedalieri.

Il segretario regionale l’Anaao-Assomed, Filippo Gianfelice, parla di “grave attacco espresso alla libertà di opinione del dottor Marchionno da parte della Direzione generale della sua Azienda in relazione alle legittime iniziative che lo stesso ha assunto, all’interno della struttura sanitaria, per esprimere non solo la propria posizione ma quella di tutto il sindacato. Attacco che ha offeso lui e quanti svolgono attività sindacale in un momento in cui le pesanti condizioni di lavoro in cui si opera (conseguenza da un lato di turni di lavoro pressanti, ore di straordinario sempre maggiori, precariato crescente, difficoltà a utilizzare riposi e ferie e, dall’altro, di una organizzazione farraginosa e bizantina) hanno trasformato l’attività del medico in una corsa ad ostacoli sempre più complessa e accidentata.  Ciò nonostante, non viene mai meno il fine che tutti noi perseguiamo e cioè la tutela del paziente, il miglioramento della sua salute psico-fisica e la sua soddisfazione”.

Il sindacato ribadisce il no a tentativi di intimidire “l’opporsi alle idee e alle azioni della dirigenza aziendale rappresenta un sacrosanto diritto, soprattutto quando si rivendicano giuste posizioni e si segnalano gravi ritardi nell’applicazione delle norme contrattualmente previste. Luciano non è solo- conclude - questa è una battaglia che vedrà accanto a lui tutti i medici del Sistema Sanitario pubblico, perché la difesa delle sue idee è la difesa della libertà di tutti contro burocrati altezzosi ed arroganti”.

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