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Cronaca

Lavoratori Mantini senza stipendio: vertice in Comune con sindacati e società

L'amministrazione rigetta ogni responsabilità: al più presto sarà stilato un documento di riconoscimento dei servizi liquidabili e saranno approfondite le somme pretese dall'azienda non immediatamente liquidabili

Incontro chiarificatore ieri (lunedì 18 febbraio) in Comune dopo lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori di Mantini e Formula Ambiente, che si occupano del servizio di igiene urbana in città. Il sindaco Di Primio, l’assessore ai Rifiuti Alessandro Bevilacqua, i sindacati e i rappresentanti dell’azienda si sono riuniti intorno ad un tavolo per risolvere i ritardi nei pagamenti degli stipendi.

I lavoratori avevano proclamato lo stato di agitazione lunedì scorso (11 febbraio), dopo una riunione con i sindacati in cui era emerso un netto ritardo nel versamento degli stipendi. Una situazione già nota da mesi, a cui si era cercato di ovviare fra dicembre e gennaio: dopo una serie di riunioni con le aziende, sembrava che il problema potesse risolversi. E invece gli stipendi del mese scorso sono stati versati nei primi giorni di febbraio, dopo circa due settimane dalla scadenza prevista dal contratto.

L’amministrazione ha ribadito, come già fatto nei giorni scorsi, di non avere responsabilità per i mancati versamenti dei salari ai lavoratori della Mantini. “Il Comune – puntualizzano Di Primio e Bevilacqua – ha corrisposto anche anticipatamente rispetto alla data di scadenza le somme relative ad alcune fatture, con la promessa che sarebbero state utilizzate per le retribuzioni dei dipendenti”.

Appena una settimana fa, però, l’azienda lamentava crediti per somme relative a servizi erogati tre anni fa, per cifre superiori al milione e mezzo di euro. “Importi – puntualizza il sindaco – che l’amministrazione è ancora in attesa di conoscere”. Per lui queste somme non avrebbero “a che fare con il mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori del servizio di igiene urbana”. Il Comune, quindi, pagherebbe sempre entro i tempi stabiliti: per il sindaco le somme residue non supererebbero le 200 mila euro.

Per le voci di capitolato ancora in via di definizione dopo il tavolo di stamani si è tenuta un’altra riunione tra l’Ati, il sindaco, i dirigenti del Comune, l’assessore Bevilacqua e l’assessore Melideo. “Si è stabilito – spiega Di Primio - alla luce anche delle nuove e più restrittive norme in materia di bilancio pubblico, di andare al più presto alla sottoscrizione di un documento di riconoscimento dei servizi liquidabili e di rinviare, comunque in tempi brevi, ad uno specifico approfondimento le questioni riguardanti il riconoscimento delle pretese non immediatamente soddisfacibili”.

I rappresentanti sindacali Paola Puglielli (Cgil), Michele Mastrogiuseppe (Cisl) e Antonio Cardo (Uil) hanno sollecitato l’azienda a garantire retribuzioni regolari a tutti i lavoratori e ad adottare “le scelte più opportune per preservare il tessuto produttivo di questa città, nell’unicità dell’appalto”.

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