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Cronaca

Mancati rimborsi per le nevicate: province a rischio fallimento

Non sono arrivati i rimborsi previsti dallo Stato per le spese sostenute durante le eccezionali nevicate di febbraio. In Abruzzo la spesa è stata di 22 milioni di euro, ma tutte tutte le regioni dovranno dividersi a malapena 9 milioni

Ventidue milioni spesi a febbraio solamente in Abruzzo da Province e Comuni per far fronte alle eccezionali nevicate dell’inverno scorso. Oggi lo Stato fa sapere che per quegli interveti urgenti su trasporti e messa in sicurezza, tutte le regioni italiane dovranno spartirsi appena 9 milioni di euro. Una beffa per il presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi e  della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio. Con questa mossa adesso gli Enti rischiano realmente il fallimento.

“Personalmente ho scritto al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Dipartimento della Protezione Civile  - dice Di Giuseppantonio - sollecitandoli affinché il provvedimento sia rivisto e gli Enti vengano ristorati integralmente delle spese sostenute. E’ evidente però che se le cose restano così – sottolinea il presidente –  oltre al taglio dei rimborsi, è stato pianificato il default di molte Province e Comuni, già penalizzati dai ridottissimi trasferimenti da parte dello Stato, e che nei rispettivi bilanci di previsione hanno inserito spese che da un giorno all’altro hanno perso la copertura finanziaria. Oggi ci dicono che le Province, che sono state in prima linea non solo per fronteggiare le nevicate ma che lo sono ancora per riparare i danni ingenti subiti dall’intera viabilità, dovranno accollarsi un debito enorme che non hanno prodotto”. Un salasso inaccettabile per la provincia di Chieti, già alle prese con le note difficoltà finanziarie.

 

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