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Cronaca San Vito Chietino

False licenze noleggio auto: arresti anche nel chietino

Operazione della polizia giudiziaria nell'ambito dell'inchiesta sulla regolarità delle licenze di noleggio con conducente. In manette sono finite tre persone

Arresti all'alba questa mattina nell'ambito dell'inchiesta sulla regolarità delle licenze di noleggio con conducente (Ncc) rilasciate da alcuni piccoli comuni del frentano.

Tre uomini, F.F. e A.F., di Roma ma originari di Schiavi di Abruzzo, titolari di una ditta di autonoleggio e SDM di Serramonacesca, procacciatore d'affari, sono finiti in manette con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, abuso d'ufficio, corruzione, falso ideologico e materiale in atti pubblici. In tutto sono 66 gli indagati.

Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere il gip Canosa ha stigmatizzato gli scarsi controlli delle amministrazioni comunali nel rilascio delle licenze.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Lanciano Ruggiero Dicuonzo, era partita due anni fa dopo una denuncia da parte di alcuni tassisti di Roma.

SAN VITO CHIETINO AL CENTRO  A settembre scorso la Polstrada di Lanciano aveva perquisito gli uffici di alcuni piccoli comuni del comprensorio, in particolare a San Vito Chietino furono sequestrati documenti e pc. Due persone, tra cui un funzionario del Comune, A.B., vennero iscritte nel registro degli indagati.  Nel piccolo centro, dal 2007 al 2011 risultano essere state rilasciate circa 50 licenze di noleggio con conducente, alcune delle quali sarebbero poi state rivendute sul mercato romano e napoletano causando concorrenza sleale e illegale ai taxi. Molte licenze di noleggio con conducente, alcune intestate a defunti, avevano per la maggior parte lo stesso indirizzo. Dalle indagini è emerso che il funzionario indagato percepiva di fittizio affitto, in usufrutto, per il rimessaggio dell'autonoleggio tra i 500 e oltre mille euro al mese.

"Ma il fenomeno è molto più ampio - ha spiegato il pm Ruggero Dicuonzo alla stampa - Molte autorizzazioni sono aumentate in occasione dei giochi del Mediterraneo Pescara 2009. E' stata sequestrata anche della modulistica in bianco del vicino comune di Treglio. Sui comportamenti delle amministrazioni comunali stiamo approfondendo".

Il pm ha definito quanto emerso "Una vera tangente. La saturazione delle licenze a Roma - ha aggiunto - ha portato l'organizzazione ad approdare in Abruzzo".

Le indagini hanno fatto emergere analoghi reati di competenza di altre Procure abruzzesi, per un totale di 30 comuni. Il costo di una licenza poteva arrivare anche a ventimila euro.

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