Sequestrati 2000 testi universitari fotocopiati illegalmente, nei guai 8 copisterie

Oltre 2000  testi universitari fotocopiati sequestrati a Chieti nell’ambito della maxi operazione “Free Book” condotta dalla Finanza che ha coinvolto diverse copisterie del capoluogo. Otto le persone denunciate, titolari di altrettante copisterie cittadine, mentre i volumi posti sotto sequestro sono esattamente 2.094, uniti a 6 personal computer e 7 supporti informatici contenenti centinaia di testi in formato pdf.
“Si tratta di un giro di affari di svariate migliaia di euro: solo i testi sequestrati, soprattutto volumi universitari di medicina, chimica e biologia, venivano venduti fino ad 80 euro a copia, permettendo ai titolari delle copisterie di conseguire introiti complessivi per oltre 150.000 euro” spiega il capitano Angela Luana Vallario,  Comandante della Compagnia Guardia di Finanza Chieti ricordando che “la normativa prevede che di un testo possano essere fotocopiate al massimo il 15 per cento delle pagine complessive e che, in nessun caso, può essere riprodotto per fini commerciali, mentre per copie di proporzioni maggiori è necessario versare i diritti d’autore”.

I titolari, deferiti alla Procura della Repubblica di Chieti per violazione delle leggi che disciplinano la materia sui diritti d'autore, rischiano da sei mesi a quattro anni di reclusione, oltre al pagamento di una ammenda fino all’ammontare di 15.493 euro, cui si somma un’ulteriore sanzione che sarà proporzionata al valore commerciale delle opere copiate.

Un’azione importante contro il fenomeno della reprografia illecita, contraffazione e digitalizzazione illegale, secondo  le Fiamme Gialle “Un  fenomeno complesso- evidenziano ancora dalla Compagnia di Chieti -  e in continua crescita che a tutt’oggi non è percepito come realtà particolarmente dannosa nonostante sottragga all’intera filiera editoriale (autori, traduttori, redattori, illustratori, tipografi, editori e librai) centinaia di milioni di euro all’anno”.