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Cronaca

Gli studenti replicano a Trinchese: "Piena fiducia a Vacca, serve unità per non bloccare l'ateneo"

I rappresentanti Dario Lorè e Alessio Di Lanzo, che siedono nel Senato Accademico e nel Cda della d'Annunzio, si dicono "feriti" dalle parole del preside di Lettere e invitano a tenere a mente gli studenti e il prestigio dell'ateneo

Ecco invece la lettera di Alessio Di Lanzo, dal 2014 rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione della d'Annunzio

Gentilissimo Professor Trinchese,

non so se il pensiero espresso dal mio collega Dario Lorè, come già da lui stesso affermato, sia lo stesso della componente studentesca di questo Ateneo, ma sicuramente mi trovo a condividere pienamente quanto ho avuto la possibilità di leggere e mi sento in dovere di esprimere anche il mio parere a riguardo.

Ho sempre deciso di non addentrarmi in quelle che ritengo dinamiche puramente politiche, come più volte espresso anche nel consesso del Consiglio di Amministrazione nel quale ricopro la carica di Rappresentante degli Studenti. Ma ritengo che fino ad ora si sia discusso ampiamente e nelle opportune sedi della vacatio dei posti dirigenziali del nostro Ateneo ma ancora non leggo e non sento un discorso che riguardi da vicino la componente studentesca.

Forse siamo tutti concentrati sulla personalità che a breve ricoprirà l'autorevole ruolo di nuovo Rettore del nostro Ateneo, ma ritengo che si sia persa di vista quella che secondo me è l'unica ragione di esistere dell'Università degli Studi di Chieti e Pescara: gli Studenti. In questo momento storico di tutto abbiamo bisogno, tranne che di rimanere immobili in balia degli eventi; restare fermi significherebbe vanificare gli sforzi compiuti negli anni da noi Rappresentanti per il diritto allo studio, per ragioni che mi risultano al giorno d'oggi del tutto incomprensibili.

Anche io mi sento ferito dalle reiterate insinuazioni sulla malafede degli Organi di vertice di questo Ateneo, che posso quasi accettare se formulate dal gip che ha disposto l'interdizione dai pubblici uffici a carico del Prof. Di Ilio e del Dott. Del Vecchio, ma che stonano alle mie orecchie se riprodotte da personalità di spicco nel nostro panorama accademico o che fanno parte di quei medesimi Organi di vertice. Questo perchè nutro totale fiducia nei confronti del Consiglio di Amministrazione, nel quale sono stato eletto, del Senato Accademico e del Decano, il Prof. Vacca a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti per quanto sta facendo in queste settimane per garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa.

Ed è proprio in virtù di questa fiducia che sono convinto che verranno prese le decisioni migliori per il nostro futuro, decisioni attentamente ponderate e non "forzate" o affrettate; decisioni che saranno prese in virtù delle specifiche competenze degli Organi stessi e che sicuramente non verranno influenzate da alcun fattore esterno. Sono certo che ogni posizione sarà assunta nel pieno rispetto delle Leggi del nostro Stato ed in pieno rispetto del nostro Statuto; allo stesso modo sono convinto che nessun Organo di Ateneo possa sostituirsi al potere Giudiziario della Magistratura per alcune delle questioni che sono state sollevate nelle ultime settimane.

Come già affermato dal mio collega Dario, saggezza suggerirebbe di rimanere uniti in momenti di difficoltà come questo e di utilizzare le opportune sedi e gli opportuni consessi per sollevare e tentare di risolvere questioni di rilevante spessore e delicatezza. Questa segmentazione non fa bene ai nostri Studenti ed alla nostra Università, che sta subendo un un danno inqualificabile in termini di prestigio e di appetibilità in virtù anche della campagna mediatica, a mio parere spregiudicata, che si sta portando avanti a danno del nostro Ateneo. 

Non mi dilungo ulteriormente e spero che quanto da me scritto possa suscitare in tutti i lettori un'attenta riflessione. Vorrei invitare tutti i destinatari di questa lettera a tenere bene a mente che il motivo per il quale ogni dipendente della "d'Annunzio" ogni giorno si reca al lavoro sono gli studenti e pertanto attendo impaziente che si ricominci a parlare di loro e di quanto la futura governance possa garantirgli in termini di didattica e di servizi.

Estremamente grato di avermi dato la possibilità di esprimere il mio pensiero, i miei più Cordiali Saluti a tutti i destinatari.

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