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Cronaca

Scoperti più di 100 rider (fattorini) che lavoravano in un'azienda con accordo occasionale, sanzioni superiori al mezzo milione di euro

Individuati dalla guardia di finanza anche altri 38 fattorini irregolari che si occupavano di consegne a domicilio per un'impresa di Chieti operante nel settore del food delivery

La guardia di finanza ha scoperto più di 100 rider (fattorini) in nero in una società di Chieti che opera nel settore della consegna di cibo a domicilio.
I militari del nucleo di polizia economico finanziaria, nel corso di un'attività di contrasto all'economia sommersa, al lavoro nero e irregolare, hanno eseguito un'ispezione nei confronti di questa impresa.

All'esito delle verifiche è stato accertato l’impiego di oltre cento rider “in nero” (106 per l’esattezza) ovvero vincolati al datore di lavoro attraverso la stipula di contratti di collaborazione occasionali risultati essere una mera schermatura del reale rapporto di lavoro subordinato.

Con tali tipologie di contratti la società ha potuto impiegare molteplici ciclo fattorini per le consegne di prodotti alimentari a domicilio, ottenendo un significativo risparmio contributivo ed erariale. Altri 38 lavoratori sono stati individuati come irregolari. I rider, per lo più di giovane età, sono stati impiegati senza le tutele retributive, senza il riconoscimento di ferie e riposi settimanali e senza l’applicazione delle norme minime della sicurezza sul lavoro. La ricostruzione del modello organizzativo aziendale ha evidenziato, come fanno sapere dalle Fiamme Gialle, infatti, che i lavoratori impiegati percepivano da un minimo di due a un massimo di cinque euro l’ora, a fronte degli almeno dieci previsti dal Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) di riferimento.

Essi, inoltre, utilizzavano scooter e biciclette private ed erano soggetti a stringenti tempistiche di lavoro per l’esecuzione delle consegne concentrate soprattutto nelle fasce orarie di pranzo e cena, senza tener conto delle condizioni climatiche in cui operavano. Alla società, diffidata alla regolarizzazione mediante assunzione dei rider impiegati, sono state irrogate sanzioni per oltre mezzo milione di euro. L’Inps di Chieti dovrà procedere inoltre al calcolo della consistente evasione contributiva scoperta.

«Il Corpo», si legge in una nota del Comando della guardia di finanza, «è in grado di colpire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale e trasparente su cui basare lo sviluppo di una società equa ed attenta ai bisogni di ciascuno. I cittadini onesti, le imprese ed i professionisti che rispettano le regole possono trovare nella guardia di finanza un sicuro punto di riferimento contro l’impiego di manodopera “in nero”, specie in questo periodo particolare di ripresa e resilienza». 

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