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Cronaca San Martino sulla Marrucina

I lavoratori Ball inviano una lettera ai clienti: "Chiedete all'azienda di tornare sui propri passi"

I dipendenti di San Martino chiedono ad ogni cliente della multinazionale americana di fare leva sulla propria etica aziendale e unirsi nella protesta

Pubblichiamo integralmente la lettera che i lavoratori della Ball Beverage Packaging di San Martino sulla Marruccina stanno inviando in queste ore ai clienti dell'azienda. I dipendenti chiedono ad ogni cliente della multinzionale americana di fare leva sulla propria etica aziendale e unirsi nella protesta

Spettabile azienda,

siamo le lavoratrici e i lavoratori della Ball Beverage Packaging di San Martino sulla Marruccina in provincia di Chieti, multinazionale leader nella produzione di contenitori in alluminio per bevande. Lo scorso mese la direzione aziendale inaspettatamente ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento ma, nell'incontro tenuto presso il ministero dello Sviluppo economico lo scorso 15 novembre, ha dato l'impressione di poter rivalutare la decisione presa, accogliendo la proposta del ministero e delle organizzazioni sindacali di utilizzare gli ammortizzatori sociali con l’obiettivo di mantenere lo stabilimento abruzzese e salvaguardare i nostri posti di lavoro da cui dipendono 70 famiglie.
Questa mattina, in barba agli impegni assunti in quella sede, e mostrando nessun rispetto verso le Istituzioni oltre che verso i lavoratori e le loro famiglie, la direzione aziendale ha affisso in bacheca un comunicato con il quale informa la cessazione immediata delle produzioni.
Il peggior modo possibile di chiudere un’attività, senza preoccuparsi minimamente dei lavoratori e delle pesanti ricadute sul territorio, questo per mano di manager senza scrupoli e senza un minimo di rispetto verso lavoratori e istituzioni.
Una decisione del tutto irragionevole e inaspettata che spazza via con un comunicato lapidario anni e anni di know-how, lavoro, e con esso i nostri sogni.
Noi chiediamo, alla luce del vostro codice etico, di fare voi stessi da interlocutori, chiedendo alla Ball di tornare sui propri passi.
Vi chiediamo di raccogliere e condividere la nostra rabbia nei confronti di chi non ha rispetto per il nostro lavoro, le nostre famiglie, le Istituzioni e quindi, il nostro paese.
Ve ne saremo immensamente grati come cittadini, lavoratori italiani e come consumatori.

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