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Cronaca Centro / Piazza Garibaldi

Istituti Riuniti di Assistenza, Ugl chiede chiarezza sulle assunzioni del personale

Il sindacato ha presentato un esposto in Procura per chiedere accertamenti sulle mancate rimesse dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle case di riposo e sulle assunzioni del personale attinte da agenzie interinali

La Ugl di Chieti ha inviato alla Procura della Repubblica un esposto dettagliato per accertare eventuali ipotesi di reato commessi dai vertici degli Istituti Riuniti di Assistenza e da tutte quelle pubbliche amministrazioni che avrebbero dovuto onorare i loro impegni finanziari a favore delle ex case di riposo.

Una situazione già criticata dalle segreterie provinciali di Cgil Fp, Cisl Fp, Confasl Fenal e Csa che in una lettera al presidente della Regione Luciano D'Alfonso giorni fa evidenziavano i "noti i ritardi dei Comuni di Chieti, Pescara, Lanciano, Guardiagrele, Bucchianico nel pagamento della quota di compartecipazione, integralmente rimborsata dalla Regione, che per il 2014 ammonta a 296.750,01 euro e per il 2015 a 832.867,35 euro, a cui si aggiunge il mancato pagamento della quota sanitaria delle rette relativa all'anno 2011 da parte della Asl di Chieti per i servizi svolti dagli Istituti all'epoca presso le strutture di Villa degli Ulivi e di piazza Garibaldi, e che ammonta a circa un milione di euro".

LE ASSUNZIONI - La Ugl di Chieti oltre a chiedere accertamenti approfonditi per capire meglio le mancate rimesse dei pagamenti, ha sottoposto all'attenzione della Procura della Repubblica anche un dossier riguardante le assunzioni del personale attinte da agenzie interinali, che avrebbero comportato un notevole esborso di risorse finanziarie. Il segretario regionale Ugl Chieti Leonardo De Gregorio chiede accertamenti "sul metodo adottato per chiamare al lavoro gli interessati, se vi è stata rotazione degli aventi diritto oppure se sono stati scelti gli stessi elementi a danno di altri. Un capitolo a parte - aggiunge -  è riservato alle nomine dei consulenti, mentre è stato ribadito che, essendo un ente pubblico, al San Giovanni Battista si dovrebbe accedere solo per concorso pubblico, specialmente per coprire le figure apicali. Invece accade tutto il contrario".

 

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