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Cronaca

Il comandante dei vigili del fuoco, Antonio Albanese: a Chieti ritrovata armonia

Dialogo, condivisione, flessibilità e apertura alla città segnano i primi mesi a Chieti di Albanese, al comando provinciale da settembre 2014

Antonio Albanese, 56 anni fra poche settimane, ingegnere, da pochi mesi è il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Chieti. Una città in cui sono nati tutti i suoi cari, dove veniva a passare tutte le vacanze da ragazzino e dove, dopo 24 anni di servizio fra Roma, Rieti e Siena, è tornato per lavorare.

Albanese è arrivato poco meno di un anno fa in un periodo piuttosto critico per il comando, ha impostato il suo rapporto con il personale sul dialogo e il rispetto ma per i suoi predecessori ha solo parole di stima. “Questo è un bel comando – dice – ci sono persone con cui ci si può confrontare, anche se c’è qualcosa da migliorare. Ma per me la prima cosa sono dialogo e condivisione, tutte le componenti devono dialogare, pur nel rispetto dei ruoli: per conseguire un risultato, bisogna lavorare insieme". Al suo arrivo, a settembre, i vigili del comando teatino lo hanno accolto con entusiasmo, proponendogli idee e iniziative che il comandante ha subito accettato: come il campionato di sci con il coinvolgimento degli altri corpi nazionali, o la festa di Santa Barbara, patrona dei vigili, aperta a tutta la città. “Ora sto cercando di migliorare l’organizzazione del comando, a partire dalla flessibilità negli orari degli amministrativi” annuncia.

Dal punto di vista territoriale la provincia chietina coni suoi circa 460 mila abitanti dà un gran da fare ai vigili del fuoco con la presenta di migliaia di attività a rischio incidenti rilevante, grossi centri industriali e commerciali. "Un territorio- spiega il comandante - su cui gli interventi sono decisamente diversificati a seconda delle specificità . Rispetto ad altre zone d’Italia, sono frequenti ad esempio gli interventi sull’A14 - che sembra un cantiere senza fine - specialmente nel tratto fra Chieti e Francavilla e Vasto nord e Vasto sud”.

E come tutti gli altri comandi d’Italia anche quello di Chieti non è immune dalla crisi. "Ovunque c’è carenza di personale - sottolinea Albanese -  ci sono tagli ai capitoli di spesa che rendono difficili comprare oggetti di uso quotidiano, i mezzi cominciano ad essere vecchi. Ma la nostra provincia è messa meglio rispetto ad altre zone d’Italia. Qui ci sono 5 sedi in tutto il chietino (oltre a Chieti Lanciano, Vasto, Ortona e il distaccamento volontario di Gissi), anche se il territorio è ampio".

Contro i continui tagli che affliggono anche i presidi territoriali dei vigili del fuoco, Albanese è chiaro: “Si è perso un aspetto fondamentale: il cittadino che ha bisogno di aiuto non può aspettare neanche pochi minuti. Non si può rischiare di depotenziare e ridurre, mettendo a rischio la sicurezza”. 

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