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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lanciano

Le vittime di Lanciano credevano di essere uccise: "Diteci dov'è la cassaforte, o vi facciamo a pezzettini"

Stamani vertice in procura sul terribile episodio che ha sconvolto il Paese all'alba di ieri. Il dottor Martelli racconta le due ore di violenza subita insieme alla moglie ai microfoni del Tg1: "Ero convinto che non ne saremmo usciti"

Vertice in procura, questa mattina, sulla violenta rapina avvenuta all'alba di ieri alla periferia di Lanciano. Le vittime della violenza dei banditi, il medico in pensione Carlo Martelli e la moglie Niva Bazzan, sono ancora ricoverati all'ospedale Renzetti. Lui porta sul volto i segni delle due ore di orrore, di pugni, botte e minacce dei rapinatori. A lei è stato tagliato il lobo dell'orecchio destro, per spingerla a rivelare la posizione di una cassaforte che in realtà, nella villa di contrada Carminello, non c'è mai stata. 

Il dottor Martelli, fondatore e presidente dell'Anffas Lanciano, irriconoscibile con il viso completamente tumefatto, ha raccontato ai microfoni del Tg1 quelle ore di terrore: 

Mi hanno macellato di cazzotti, sbattuto a terra, legato mani e piedi tipo incaprettatura. Poi hanno preso mia moglie. Solo uno parlava e diceva: "O ci dice dov’è la cassaforte, o facciamo sua moglie a pezzettini". 

A ogni domanda mi tirava un cazzotto e dopo ha tagliato l’orecchio di mia moglie. Dopo non ho capito più niente. Ero convinto che ci avrebbero ammazzato tutti e due. 

Chi gli ha fatto visita, ha raccontato di un uomo molto provato dalla paura e dalla violenza. I malviventi, almeno, hanno risparmiato il figlio disabile della coppia: la sua camera è stata messa a soqquadro, ma al ragazzo non è stato torto un capello. 

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, i rapinatori sono riusciti a entrare attraverso una grata, per poi introdursi in casa e svegliare prima il capofamiglia, poi la moglie, che dormiva in un'altra stanza perché ieri mattina si sarebbe dovuta svegliare all'alba per andare a Roma. Da quel momento, è iniziato un orrore che ha sconvolto non solo l'Abruzzo, ma tutto il Paese, culminato con una violenza cieca e gratuita, il taglio dell'orecchio con una roncola trovata in casa. 

Le indagini vanno avanti serrate. Nel primo pomeriggio di ieri, un elicottero della polizia ha sorvolato Lanciano e dintorni, concentrandosi in particolare sul centro della città. 

Intanto sull'episodio di Lanciano è intervenuto anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha assicurato: 

Faremo di tutto per arrestare i colpevoli e farli marcire in galera, non si può vivere con la paura anche in casa propria.

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