Record di interventi del soccorso alpino domenica: in tre si rompono la caviglia durante le escursioni

Giornata impegnativa, quella di ieri, per le squadre abruzzesi del Soccorso alpino e speleologico: tre gli interventi per soccorrere altrettanti escursionisti, caduti durante l'uscita domenicale.

Tra gli interventi più impegnativi, quello avvenuto tra il Corno Grande e il Corno Piccolo, lungo la Ferrata Brizio, nel tratto che si affaccia sul Vallone Ginepri dove un’escursionista romana di 57 anni è scivolata e si è fratturata una caviglia. Subito è stato allertato il 118 che ha attivato il protocollo dei soccorsi in montagna allertando l’elisoccorso e il Soccorso alpino e speleologico, ma l’elicottero decollato dall’aeroporto di Preturo (L'Aquila), a causa delle nuvole basse e dei banchi di nebbia, non è riuscito a posizionarsi nelle vicinanze del luogo dell’incidente e così sono partite due squadre di soccorritori, unitamente agli alpini della Guardia di finanza e i militari del nono reggimento alpini di L’Aquila.

Una volta raggiunta dalle squadre del Soccorso alpino la turista romana, alla quale è stata immobilizzata la caviglia, è stata imbarellata e trasportata su un luogo scoperto dalla nebbia, per poi essere trasferita con l'elicottero in ospedale.

Un altro intervento per la frattura di una caviglia si è reso necessario sopra il sentiero a cuore del lago di Scanno, sempre nell'Aquilano, dove oltre ai tecnici del Soccorso alpino è dovuto intervenire l’elicottero dei vgili del fuoco. Sempre per la frattura di una caviglia, l'ultimo intervento di domenica è stato a Sella di Monte Aquila, dove c'erano gli alpini e l’elisoccorso, giunto dopo l’intervento sul Gran Sasso.