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Cronaca Vasto

Positivo al coronavirus a Vasto: si tratta di un insegnante, ma si attende conferma dell'Iss

Il Comune di concerto con la Asl ha deciso di chiudere tutte le scuole, si stanno rintracciando gli alunni che possono aver avuto contatti col docente. Il dg Schael rassicura: "Stiamo agendo in via precauzionale"

E’ un insegnante del liceo “Mattioli” di Vasto l’uomo risultato positivo al Covid 19 dal test eseguito nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Il campione è stato inviato all'Istituto Superiore di Sanità per le controanalisi. Il Comune ha disposto in via precauzionale la chiusura di tutte le scuole di Vasto fino a sabato 7 marzo, provvedendo alla sanificazione del polo liceale. Gli uffici pubblici restano aperti.

Un'inziativa del sindco Francesco Menna dettata escusivamente dalla particolarità del caso, trattandosi di un docente.

Questa mattina il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, è arrivato a Vasto con il sindaco Francesco Menna per aggiornare sulla situazione e rassicurare la popolazione, spiegando il perchè di tali decisioni.

“Abbiamo diffuso la notizia di un test non confermato dall’ISS ma risultato positivo dal centro di riferimento regionale di Pescara  e preferito fare subito un’ordinanza di chiusura delle scuole col sindaco in via precauzionale proprio perché si tratta di un insegnate. Voglio rassicurarvi – ha detto Schael da Vasto -  anche che l’ospedale San Pio è sicuro. Il caso non è stato ancora preso in carico dalla Protezione Civile proprio perché si attende l'esito delle controanalisi”.

A quanto si è appreso il Covid-19 potrebbe essere stato trasmesso in Lombardia, dove il docente era stato per un corso di formazione. Al polo liceale Mattioli lo stesso ha insegnato un solo giorno in tre classi, poi è rimasto a casa. Al momento si stanno analizzando tutti i contatti avuto dal docente da quando è rientrato in città. Con la dirigente scolastica del “Mattioli” si sta cercando di rintracciare tutti gli alunni che sono stati a contatto diretto con lui per valutare in che modo procedere tra sorveglianza volontaria e sorveglianza attiva della Asl. 

 “Per contatto diretto intendiamo un contatto prolungato. Le persone che hanno incontrato questo docente, ad esempio lo hanno solo salutato, non devono essere messe sotto sorveglianza” specificano dalla Asl. Tutti gli alunni del "Mattioli" con sintomi di febbre sono invece invitati a contattare il medico di famiglia per le valutazioni del caso.

"La Asl è preparata, ha dei professionisti che non si tirano indietro. Non bisogna seminare il panico perché noi seguiamo dei protocolli. Con la mobilità delle persone non si possono escludere possibilità di contagi ma, al momento, si tratta di casi importati. L’Abruzzo - ha concluso Schael - in questo momento non è una regione considerata a rischio. Non c’è epidemia qui”. 
 

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