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Cronaca Chieti Scalo

Siti inquinati a Chieti Scalo: oggi la Conferenza dei servizi

Val Pescara inquinata e coltivazioni. Una storia lunga 10 anni. Il Wwf: "Bisogna puntare verso la bonifica ma anche impedire che la situazione peggiori"

“Qualcosa si sta finalmente muovendo, ma siamo ben lontani da una caratterizzazione complessiva e dall’auspicato piano di bonifica che restituisca ai cittadini una vallata sana o quantomeno compatibile con le attività previste dai vigenti strumenti urbanistici – osserva ancora il wwf - La situazione è complicata anche per la co-presenza nel medesimo territorio, facilitata da decenni di pessima gestione con una programmazione decisamente approssimativa, di nuclei abitativi, aree agricole e capannoni industriali a diretto contatto gli uni con gli altri. Il risultato è che il perimetro del SIR comprende circa 30 kmq di territorio e che in quest’area uno studio dell’Università “d’Annunzio” ha rilevato 835.000 m2 di terreno con elevate anomalie nella vegetazione e/o nella composizione che farebbero presupporre con molta probabilità l’interramento non autorizzato di rifiuti pericolosi, senza dimenticare che nel SIR sono tuttora presenti 214.000 m2 di amianto in attesa di smaltimento! Ben si capisce che con questi numeri i piani di caratterizzazione per l’area Sixty, in discussione in una conferenza di servizi domani in Comune, rappresentano solo una parte del problema. Da risolvere, certamente, ma senza mai perdere di vista la questione nella sua totalità. Così come è da risolvere il nodo della accessibilità, visto che i rifiuti continuano ad arrivare lungo le sponde del fiume anche per iniziativa di singoli non rispettosi delle leggi”.

UNA BOMBA ECOLOGICA A DUE PASSI DA CASA

“In passato – conclude la presidente del Wwf Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – siamo stati in più occasioni tacciati di fare allarmismo quando denunciavamo la gravissima situazione in cui versa la vallata. È un fatto certamente positivo che ora il problema sia al centro dell’attenzione generale. Purché non sia soltanto, è proprio il caso di dirlo, una nube passeggera e si cominci davvero a operare per risolvere il problema senza limitarsi alla fase delle polemiche”.

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